Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04749
Azioni disponibili
Atto n. 4-04749
Pubblicato il 28 ottobre 2015, nella seduta n. 532
BRUNI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che, a quanto risulta all'interrogante:
il 13 ottobre 2015 gli avvocati del distretto del tribunale di Lecce si sono astenuti dal partecipare a tutte le udienze fissate per quella giornata, confermando lo stato di agitazione che dura, ormai, dallo scorso anno;
le motivazioni della giornata di astensione, proclamata dall'assemblea degli iscritti dell'ordine degli avvocati di Lecce, sono molteplici, a cominciare dalla situazione logistica degli edifici che ospitano le udienze civili e penali (luoghi sovraffollati e spesso privi dei requisiti di sicurezza) e le attività di cancelleria;
peraltro, tale sovraffollamento è diventato ancora più insostenibile, a causa dell'accorpamento delle sedi distaccate dei tribunali nell'unica sede del comune capoluogo, cui si è provveduto ai sensi del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, e in attuazione dell'art. 1, comma 2, della legge 14 settembre 2011, n. 148, riguardante la riorganizzazione degli uffici giudiziari. Ciò ha comportato l'inevitabile utilizzo delle medesime aule (già insufficienti per la sede di Lecce) per un numero ancora accresciuto di udienze e addirittura con doppio turno di udienza nella medesima aula e nella stessa mattinata;
a ciò si aggiunga che l'organico dei magistrati togati è insufficiente e, sempre più spesso, si deve ricorrere alla loro sostituzione con magistrati onorari;
gli edifici che ospitano sia il tribunale civile che quello penale si caratterizzano per la notevole carenza di manutenzione ordinaria (è ricorrente l'impossibilità di usare un servizio di ascensori efficiente). E, ancora, è stato più volte segnalato il mancato abbattimento delle barriere architettoniche nelle aule delle udienze penali;
da ultimo, tutti gli uffici e le aule dei palazzi di giustizia sono privi di un servizio wireless a disposizione di utenti ed operatori;
le disfunzioni e le situazioni di emergenza descritte si aggiungono ad una fase di disagio, quale è quella riguardante la difficile attuazione del processo telematico;
tenuto conto che finora il Ministero della giustizia, anche dinanzi alla prolungata astensione dalle udienze degli scorsi mesi tenuta dall'avvocatura leccese, non ha offerto soluzioni concrete, né provvedimenti idonei per superare le attuali criticità denunciate da tutti gli operatori della giustizia della provincia di Lecce,
si chiede di sapere quali misure urgenti il Governo intenda adottare per risolvere le questioni segnalate dall'avvocatura leccese ormai dal 2014 e finora rimaste senza alcuna risposta.