Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04530
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Atto n. 4-04530
Pubblicato il 17 settembre 2015, nella seduta n. 507
AUGELLO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie. -
Premesso che:
il sindaco metropolitano di Roma capitale con proprio provvedimento (atto di nomina n. 76 del 15 settembre 2015) ha prorogato, per la quarta volta nel corso dell'anno 2015, gli incarichi dirigenziali nell'ambito degli uffici centrali, dipartimenti e uffici extradipartimentali alla data del 31 dicembre 2015;
tale proroga contiene, tra l'altro, ben 25 incarichi ad interim, rimandando la definizione della nuova struttura organizzativa dell'ente all'adozione della legge regionale prevista dalla legge nazionale n. 56 del 2014;
la Regione Lazio nonostante le puntuali previsioni legislative contenute nella legge n. 56 del 2014 (art. 1, comma 95), che imponeva alle Regioni di provvedere al riordino delle funzioni non fondamentali delle Città metropolitane entro 6 mesi dall'entrata in vigore, non ha ancora legiferato in tal senso;
il Presidente del Consiglio dei ministri, nonostante quanto previsto dal citato comma 95, non ha ancora applicato, nei confronti delle Regioni inadempienti, quanto previsto dall'art. 8 della legge n. 131 del 2013;
considerato che, a giudizio dell'interrogante:
indipendentemente dall'emanazione della legge regionale di riordino delle funzioni non fondamentali delle Città metropolitana di Roma capitale, il sindaco metropolitano avrebbe ben potuto, al fine di pervenire ad una reale semplificazione e razionalizzazione della struttura dell'ente, procedere all'accorpamento, in ragione di omogeneità per materia, dei servizi oggetto di conferimento di incarichi ad interim nell'ambito dei dipartimenti di riferimento;
ciò avrebbe portato evidentemente ad un consistente risparmio finanziario per l'ente, consentendo di fronteggiare meglio i tagli in termini di risorse economiche subiti dall'ente nel 2015, a causa dei provvedimenti emanati dal Governo centrale e, soprattutto, in considerazione degli ulteriori tagli che colpiranno l'ente nel biennio 2016-2017;
il sindaco metropolitano Ignazio Marino non sembra tenere in alcuna considerazione la dignità istituzionale dell'ente che rappresenta, dei lavoratori che quotidianamente vi operano, nonché delle problematiche che li riguardano (esuberi, trattamento economico, trasferimento di sede), nella considerazione che sino ad oggi non ha preso né prodotto alcuna azione tangibile, nei confronti delle pesanti e persistenti inadempienze della Regione Lazio e del mancato esercizio, da parte del Presidente del Consiglio dei ministri, del potere di cui al citato art. 8 della legge n. 131 del 2003;
il sindaco metropolitano ha ancora una volta manifestato tutto il proprio disinteresse nei confronti della Città metropolitana di Roma capitale in occasione dell'approvazione, da parte della Giunta, del bilancio di previsione dell'ente per l'anno 2015, avvenuta negli uffici del Comune di Roma e non nella sede propria dell'ente, cioè palazzo Valentini;
ritenuto, infine, che a parere dell'interrogante gli atti e le omissioni poste in essere dal sindaco e dal Presidente del Consiglio dei ministri possano ben rappresentare una palese violazione del dettato costituzionale di cui all'articolo 97 della Costituzione,
si chiede di conoscere quali provvedimenti urgenti il Governo vorrà adottare al fine di provvedere, nel più breve tempo possibile, a riportare tutta la vicenda in un assoluto ambito di legalità e certezza del diritto, onde restituire alla Città metropolitana di Roma capitale, ai suoi lavoratori e alla comunità territoriale intera, la dignità e l'attenzione che meritano.