Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04423

Atto n. 4-04423

Pubblicato il 4 agosto 2015, nella seduta n. 497

CENTINAIO - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

nell'anno scolastico 2014/2015 appena concluso, su 3.896 maturandi 788 hanno raggiunto il punteggio di 100 e lode, e, dato in netto contrasto con le rilevazioni Invalsi del secondo anno delle scuole superiori, il 2,3 per cento di queste eccellenze sono studenti pugliesi, seguiti poi dai campani e dai siciliani;

questo dato conferma la tendenza degli ultimi anni e degli ultimi scrutini: sono infatti sempre le regioni del Centro-Sud ad avere il primato di promozioni alle superiori, con la Puglia sempre capofila (72 per cento), seguita da Umbria, Molise e Calabria (71 e 70 per cento). La Campania, con 12.000 maturandi in meno rispetto alla Lombardia vanta il doppio dei suoi diplomati con il massimo dei voti;

a giudizio dell'interrogante tale situazione fotografa una realtà alterata in cui il merito non viene giudicato con i medesimi parametri su tutto il territorio nazionale, visto che, a dispetto dei risultati, le classifiche europee certificano come la qualità dell'istruzione al Nord sia migliore e di conseguenza anche la preparazione degli studenti;

si sarebbe auspicato che il Governo, nel momento del varo della riforma della scuola, tenesse conto di queste problematiche, predisponendo delle modifiche normative strutturali che rivedessero i metodi di valutazione delle performance degli studenti nel modo più oggettivo possibile, come del resto accade in tutti gli altri Paesi dell'Unione europea,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto espresso e se intenda chiarire quali aspetti della riforma recentemente approvata siano volti ad equilibrare i giudizi, in modo tale che possano far emergere in maniera omogenea i meriti degli studenti a livello nazionale;

qualora ritenga che non vi siano delle modifiche normative contenute all'interno della riforma per far sì che finalmente vi sia una scuola capace di valorizzare il merito (come nel resto degli altri Paesi europei), quali provvedimenti intenda adottare nell'arco dell'anno scolastico per far sì che non si verifichi nuovamente quanto accaduto.