Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04319

Atto n. 4-04319

Pubblicato il 21 luglio 2015, nella seduta n. 487

DE PIN - Ai Ministri dello sviluppo economico e degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

il "South Stream" è il gasdotto che dovrebbe trasportare sotto il mar Nero il gas del colosso Gazprom nei Paesi della UE;

il consorzio che dovrebbe costruire il South Stream ha cancellato il contratto assegnato circa 2 anni fa a Saipem, la società controllata da ENI, per la costruzione della prima linea del gasdotto (Turkish Stream);

Saipem avrebbe ricevuto la notifica di un atto munito di "termination for convenience", ovvero di quella clausola contrattuale che prevede la possibilità di recedere dall'accordo in assenza di violazioni dello stesso, a fronte del versamento di una congrua somma di denaro;

Gazprom dovrà avviare nuovi colloqui con altri potenziali aggiudicatari per costruire la prima linea del gasdotto che complessivamente a progetto consta di 4 linee, ognuna con una capacità di 15,75 miliardi di metri cubi di gas all'anno;

appare chiaro come il recesso unilaterale dall'accordo da parte di Gazprom sia da mettere in relazione alla completa dipendenza e subalternità del nostro Paese rispetto alle pressioni provenienti dagli Stati Uniti e dai settori più oltranzisti antirussi dell'Unione europea;

a giudizio dell'interrogante è preoccupante il fatto che l'Italia sia stata estromessa dai progetti South Stream e Turkish Stream, pensati anche nell'interesse europeo complessivo e non solo russo così come è preoccupante per Saipem l'interruzione di un progetto del valore di 2,4 miliardi di euro,

si chiede di conoscere;

quale sia la valutazione che i Ministri in indirizzo intendono fornire su quanto è accaduto;

se siano in grado di quantificare le perdite che il nostro sistema economico subirà in seguito a questi avvenimenti;

se sia intenzione del Governo, nell'interesse del nostro Paese, dei suoi imprenditori, dei suoi tecnici, delle sue imprese, dei suoi lavoratori, proseguire in questo tipo di politica, a giudizio dell'interrogante estremamente dannosa per l'intera Italia.