Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04160

Atto n. 4-04160

Pubblicato il 23 giugno 2015, nella seduta n. 470

ARACRI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, della salute e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

in data 7 maggio 2015, lo scalo aeroportuale di Fiumicino è stato interessato da un gravissimo incendio, che ha distrutto l'intero padiglione T3;

a seguito di questo incendio, si è immediatamente palesata la possibilità che vi fosse la presenza di diossina e di altri gas tossici e nocivi, che avrebbe messo a repentaglio la salute dei lavoratori e delle forze di polizia presenti in quell'area;

le autorità competenti, Enac e AdR, a giudizio dell'interrogante hanno mantenuto un atteggiamento ondivago ed omissorio, sullo stato della qualità dell'aria;

in data 15 maggio il ministro Delrio, accompagnato dal presidente della società di gestione Aeroporti di Roma, Fabrizio Palenzona, con l'amministratore delegato di Atlantia, Giovanni Castellucci, il presidente dell'Enac, Vito Riggio e l'amministratore delegato di AdR, Lorenzo Lo Presti, ha effettuato un sopralluogo degli ambienti del terminal 3 devastati dall'incendio, al termine del quale ha ringraziato le autorità competenti per il lavoro svolto;

a seguito di queste rilevazioni l'Istituto superiore di sanità ha pubblicato la sua relazione, dalla quale emerge chiaramente la pericolosità del sito;

considerato che:

in data 26 maggio, la Procura di Civitavecchia ha posto il molo "D" sotto sequestro preventivo nell'ambito del nuovo fascicolo aperto per il rischio salute direttamente collegato ai risultati delle analisi effettuate dall'Agenzia regionale per l'ambiente (Arpa), che hanno rilevato la presenza in quantità rilevanti di sostanze tossiche;

in base a quanto sopra, emerge come il Ministro e le autorità competenti abbiano tergiversato, prima di effettuare le rilevazioni, e che sia Enac che AdR avrebbero dichiarato il falso sullo stato di salute dell'aria e che quindi i lavoratori non correvano alcun rischio;

tali comportamenti omissivi hanno causato il ricovero di centinaia di persone con conseguenze sulla loro salute che verranno scoperte solo con il tempo;

nonostante questa situazione centinaia di lavoratori continuano a lavorare, seppur con turni ridotti, nelle aree ritenute pericolose;

in aggiunta al grave problema sanitario esiste quello lavorativo e sociale, in quanto centinaia di lavoratori sono stati messi in cassa integrazione, ed altri risultano essere stati licenziati,

si chiede di sapere quali urgenti azioni i Ministri in indirizzo, ciascuno nell'ambito della propria competenza, intendano intraprendere nei confronti di Enac e AdR, e di tutti quegli organismi che hanno, con il loro comportamento, "attentato" alla vita dei lavoratori dell'aeroporto internazionale Leonardo da Vinci di Roma, e messo in discussione la credibilità internazionale del nostro Paese.