Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05910

Atto n. 4-05910

Pubblicato il 20 gennaio 2004
Seduta n. 516

PASTORE. - Ai Ministri dell'interno, dell'economia e delle finanze e delle comunicazioni. -

Premesso che:

la Provincia di Pescara, con due successivi atti notarili, l'uno in data 12 dicembre 2000 e l'altro in data 16 ottobre 2002, rispettivamente per il prezzo di lire 18.800.000.000 oltre IVA e di euro 1.910.890,53 (pari a lire 3.700.000.000) oltre IVA, ha proceduto all'acquisto di un fabbricato con annessa area scoperta nel Comune di Pescara in Via Passolanciano, di proprietà delle Poste Italiane Spa;

la procedura per l'acquisto desta non poche perplessità, anche piuttosto rilevanti, e molti dubbi circa la conformità alla legge dell'operazione e la convenienza economica per la Provincia suddetta;

in primo luogo la procedura seguita dall'ente provinciale è priva di qualsiasi elemento di evidenza pubblica, anche di quel minimo di pluralismo di offerte e di comparazione competitiva che caratterizzano il modello della "trattativa privata", essendosi in questo caso seguita la procedura della "trattativa diretta", da considerare - trattandosi di acquisto di un fabbricato perfettamente fungibile con altro immobile - quanto meno insolita e sicuramente non trasparente, se non del tutto illegittima;

in secondo luogo la valutazione del valore dell'immobile è stata eseguita dal Dirigente del settore del patrimonio immobiliare della stessa Provincia, senza ricorrere a consulenze maggiormente qualificate e soprattutto "terze" rispetto ai contraenti (quali ad esempio a quella dell'UTE) ovvero di professionisti esterni dotati di specifica competenza nel settore di immobili commerciali, dato ancor più preoccupante se si considera che il suddetto Dirigente ha poi proceduto sia all'adozione degli atti amministrativi conseguenti sia alla stipula dei due rogiti notarili sopra indicati;

quel che suscita nell’interrogante maggiori dubbi è il metodo di valutazione e il contenuto della perizia, e quindi la valutazione di convenienza dell'acquisto da parte della Provincia;

infatti, a fronte di una elencazione di voci relative alla ipotizzata realizzazione, al nuovo e direttamente, da parte della Provincia, di un analogo manufatto, manca qualsiasi riferimento al valore di mercato del bene offerto in vendita dalle Poste, dando per scontato che l'immobile abbia il valore esposto in perizia (non è chiaro da chi e in base a quali criteri) e che il prezzo che ne discende sia pertanto tale da costituire per la Provincia un prezzo di assoluta convenienza;

sono poi altrettanto numerose le criticità della perizia quanto alla elaborazione del valore del bene sulla base del costo di costruzione; infatti mancano riferimenti a caratteristiche costruttive che autorizzano il calcolo dei relativi costi, sono assenti del tutto parametri di riferimento per ancorare le cifre esposte in perizia, in particolare per la voce "fitti passivi" - non si sa bene a che titolo e come calcolati - valutati in ben lire 6.000.000.000 e poi riepilogati in lire 7.000.000.000; determinando, solo a ragione di tale errore di trascrizione, un aggravio di costo pari a ben 1.000.000.000. Infatti nella perizia i conteggi sono stati tutti eseguiti supponendo una superficie complessiva del fabbricato pari a 10.000 mq., mentre dalle misurazioni riportate in catasto si rileva una superficie complessiva di 8299 mq. (6754 mq. la particella 158, subalterno 8, oggetto del primo atto e 1545 mq. la particella 158, subalterno 7, oggetto del secondo atto);

neppure si comprende sulla base di quali autorizzazioni e valutazioni si sia frazionato l'acquisto in due momenti, l'uno il 12 dicembre 2000 e l'altro il 16 ottobre 2002, e quindi si sia completata la procedura con ben due anni di ritardo rispetto ai tempi previsti, senza che sia stata svolta una qualsivoglia rivalutazione dei valori periziati (ad esempio, l'incidenza del ritardo sui menzionati e non chiariti "fitti passivi"),

si chiede di conoscere l’opinione dei Ministri in indirizzo in merito alla procedura seguita dalla Provincia di Pescara e se, a loro giudizio, la perizia redatta a supporto dell'acquisto sia tecnicamente idonea a rappresentare il vero valore dell'immobile e quale sia la convenienza che la Provincia ha realizzato procedendo all'acquisto.