Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01948

Atto n. 3-01948 (in Commissione)

Pubblicato il 20 maggio 2015, nella seduta n. 454
Svolto nella seduta n. 241 della 12ª Commissione (11/06/2015)

RIZZOTTI , MANDELLI , CARRARO , MARIN , AMIDEI , BERTACCO , PICCOLI , D'ALI' , ALICATA , SCILIPOTI ISGRO' , GIRO , PELINO , MINZOLINI , CERONI , ZUFFADA , PAGNONCELLI , PICCINELLI , BOCCA , MAZZONI , ROSSI Mariarosaria , BERNINI - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

il problema dell'immigrazione, sia clandestina sia dei richiedenti asilo, è particolarmente serio, alla luce dei continui sbarchi di migranti nell'Italia del Sud, nonché a causa della persistente instabilità politica nel Medio Oriente;

nell'ultimo biennio, sono state attivate molteplici operazioni di salvaguardia delle nostre coste quali "Mare Nostrum", "Frontex e Triton", che hanno prodotto risultati a giudizio degli interroganti deludenti ed un esborso ingente di denaro pubblico;

l'arrivo di un ulteriore numero di immigrati sulle coste italiane, richiede alle aziende sanitarie locali particolare impegno per identificare e tenere sotto controllo il diffondersi di malattie infettive;

da notizie in possesso degli interroganti le strutture di prima accoglienza per migranti sarebbero inadeguate ad accogliere un flusso tanto importante di persone così come le strutture sanitarie, preposte all'assistenza e alla cura dei medesimi, risulterebbero insufficienti, inadatte e prive di coordinamento con le strutture sanitarie nazionali;

è purtroppo accertato il rischio di diffusione di epidemie, poiché le forze dell'ordine e il personale sanitario dedicato, nonostante gli enormi sforzi profusi, non riescono a controllare lo stato di salute e gli spostamenti sul territorio dei clandestini;

già nel luglio 2014, la nave "Orione" che trasportava 396 migranti, deteneva a bordo un sospetto caso di "vaiolo delle scimmie", malattia infettiva che necessita dell'isolamento e la quarantena di tutte le persone a contatto con il malato;

la persona presumibilmente infetta venne successivamente trasportata in elicottero all'ospedale Spallanzani di Roma, per gli accertamenti di rito, al fine di verificare se si trattasse di vaiolo o di varicella;

anche il sindacato autonomo di polizia (Sap), dopo che 5 agenti di polizia in servizio a Catania risultarono positivi al test di "Mantoux", lo screening che attesta o meno l'infezione della tubercolosi (tbc), ha manifestato le proprie rimostranze nei confronti dei Ministri dell'Interno e della Salute, Angelino Alfano e Beatrice Lorenzin, per la pessima gestione dell'emergenza migranti e del monitoraggio delle malattie da questi trasportate;

sfortunatamente, l'azione intrapresa dal sindacato non ha prodotto gli effetti desiderati, sebbene non fosse la prima volta che agenti in servizio, per far fronte agli enormi sbarchi, risultassero positivi al test della tubercolosi;

a giudizio degli interroganti, la situazione riportata è disdicevole, drammatica e necessita di una celere soluzione: il Ministro della salute dovrebbe intraprendere un percorso volto alla tutela delle forze dell'ordine impegnate in operazioni di salvaguardia dei cittadini e questi ultimi dovrebbero esser messi a conoscenza e al riparo dai rischi del contatto con i portatori di malattie infettive,

si chiede di sapere:

in riferimento a quanto esposto in premessa, quali iniziative i Ministri in indirizzo abbiano intrapreso, nell'ambito delle rispettive competenze, per fronteggiare le numerose malattie infettive veicolate dai migranti;

se risulti quanti casi di malattie infettive e parassitarie siano state registrate in ingresso nel nostro Paese, trasportate dai migranti negli ultimi 3 anni;

quali siano i dati epidemiologici delle principali malattie infettive e parassitarie degli ultimi 3 anni nel nostro Paese;

se sia stato attivato un sistema di sorveglianza sindromica volto ad individuare preventivamente ogni evento suscettibile di rappresentare un'emergenza per la salute pubblica, al fine di ridurre i rischi di diffusione di malattie infettive;

quali protocolli siano stati adottati dal Ministro della salute nell'accoglienza dei clandestini;

quali protocolli il Ministero abbia impartito alle ASL territoriali e quali misure adottino queste ultime a riguardo.