Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01869

Atto n. 3-01869 (in Commissione)

Pubblicato il 21 aprile 2015, nella seduta n. 433

PETRAGLIA , DE PETRIS , CERVELLINI , BAROZZINO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dei beni e delle attività culturali e del turismo. -

Premesso che:

il 17 aprile 2015, nell'ambito della vicenda relativa all'applicazione del piano industriale della fondazione "Maggio musicale" di Firenze che prevede il licenziamento di 50 lavoratori dipendenti, si è tenuto l'incontro tra la fondazione e le organizzazioni sindacali presso la Città metropolitana per la prosecuzione della trattativa in seno alla procedura di licenziamenti collettivi aperta dalla fondazione, che ha già esaurito la prima fase sindacale e si appresterebbe a giungere al compimento anche della seconda fase amministrativa;

la legge 23 luglio 1991, n. 223, che regolamenta la procedura per i licenziamenti collettivi nelle aziende private, indica espressamente che sia l'Ufficio provinciale del lavoro a gestire la fase "amministrativa" una volta trascorsi i 45 giorni senza accordo fra le parti;

secondo l'opinione delle organizzazioni sindacali si porrebbero gravi questioni di legittimità sotto il profilo di possibili conflitti di interessi fra il presidente della fondazione Maggio musicale fiorentino e il presidente della Città metropolitana ancora al vaglio degli organismi preposti che hanno attivato le varie procedure di verifica, evidenziandone le problematiche e che se confermate farebbero venir meno l'elemento di terzietà, previsto dalle norme e vincolante per il corretto completamento della fase amministrativa che deciderà della sorte occupazionale dei lavoratori della fondazione;

stante la suddetta verifica l'intera fase amministrativa risulta al momento "congelata" inficiando l'intera procedura. Data la situazione "anomala" che si è venuta determinando qualsiasi atto sarebbe illegittimo e, se la fondazione decidesse di procedere comunque al licenziamento delle lavoratrici e dei lavoratori, non sarebbe possibile l'inserimento delle persone nelle liste di mobilità, rendendo impraticabile il passaggio ad Ales, contravvenendo quindi alla norma e i provvedimenti risulterebbero nulli ed impugnabili, con quasi certi ricorsi in sede giudiziale delle interessate e degli interessati,

si chiede di sapere:

se, allo stato, i Ministri in indirizzo non ritengano che l'unica soluzione possibile sia il ritiro immediato dell'attuale procedura di licenziamento collettivo per i 50 lavoratori del Maggio musicale fiorentino e la contestuale apertura di un tavolo negoziale e di confronto presso il Ministero, con il coinvolgimento di tutti i soggetti abilitati e interessati, che abbia la finalità di ricercare le soluzioni più idonee e condivise, per gestire una situazione quanto mai complicata che rischia di travolgere la fondazione del Maggio musicale fiorentino, le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie.