Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03778
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Atto n. 4-03778
Pubblicato il 9 aprile 2015, nella seduta n. 426
ZIN , DI BIAGIO , LONGO Fausto Guilherme , DALLA TOR , ZELLER , PANIZZA , BATTISTA , ROMANO - Ai Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
con l'art. 5-bis del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, è stato introdotto, a partire dall'8 luglio 2014, il pagamento di una tassa consolare equivalente a 300 euro per la trattazione delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana presentate, a qualsiasi titolo, da soggetti maggiori di 18 anni;
l'introduzione di diritti consolari per tale servizio è stata decisa proprio in considerazione della complessità delle operazioni di ricostruzione iure sanguinis della cittadinanza;
come è noto, soprattutto in Sudamerica, dove si registra la più grande comunità di discendenti italiani, tale processo può estendersi a volte oltre la sesta generazione, richiedendo adempimenti molto onerosi per gli uffici consolari in termini di risorse umane e strumentali;
il tributo aggiuntivo, qualora non comporti un miglioramento in termini di accelerazione del procedimento amministrativo per il riconoscimento certo della cittadinanza o, in generale, della qualità dei servizi consolari resi agli utenti, si limita a configurarsi come l'ennesimo taglio alle già esigue risorse destinate alla rete consolare, non avendo alcuna altra ratio tale da giustificarne la sussistenza a fini di ottimizzazione amministrativa. Pertanto, l'applicazione di un tributo aggiuntivo troverebbe una sua giustificazione qualora le risorse derivate venissero veicolate dal Ministero dell'economia e delle finanze ai relativi capitoli di spesa del Ministero degli affari esteri, in ragione di un non trascurabile principio di coerenza amministrativa,
si chiede di sapere:
in che modo vengano distribuite ed adoperate le somme prelevate per la trattazione delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza italiana all'estero e trattenute presso il Ministero dell'economia e delle finanze;
se i Ministri in indirizzo non ritengano urgente la necessità di riallocare integralmente alle stesse strutture consolari i diritti che riscuotono rafforzando e migliorando i servizi agli utenti;
quali iniziative intendano assumere affinché il contributo di 300 euro possa essere destinato all'azzeramento delle pesanti liste di attesa accumulatesi, soprattutto in America latina, e al rafforzamento dei servizi consolari nelle circoscrizioni dove si concentra un elevatissimo numero di cittadini italiani.