Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01678

Atto n. 3-01678 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 18 febbraio 2015, nella seduta n. 394

RUTA , RICCHIUTI , ALBANO , BUEMI , CUCCA , FASIOLO , LAI , MASTRANGELI , MORGONI , PAGLIARI , PANIZZA , PUPPATO , SCALIA , SOLLO , FERRARA Elena - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

attualmente la competenza relativa alla vigilanza in materia di lavoro è distribuita su più istituzioni (INPS, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, INAIL, ASL, eccetera) che agiscono in modo indipendente l'una dall'altra, determinando la moltiplicazione dei costi, una maggiore difficoltà nella realizzazione di un'azione ispettiva completa ed integrata, nonché un disagio per le aziende che, spesso, vivono ripetuti interventi di controllo provenienti da enti e strutture differenti;

nell'ottica di semplificare ed efficientare l'azione ispettiva, la legge delega n. 183 del 2014 propone il riordino dell'attività ispettiva «attraverso l'istituzione (...) di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'INPS e dell'istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL), prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle aziende sanitarie locali e delle agenzie regionali per la protezione dell'ambiente» (art. 1, comma 7, lettera l));

nella prossima riunione del Consiglio dei ministri dovrebbe essere adottato il decreto legislativo di attuazione della legge delega nella direzione dell'istituzione di un'agenzia unica di vigilanza in capo al Ministero del lavoro;

considerato che:

alla luce di tali evoluzioni, la Direzione centrale vigilanza, prevenzione e contrasto all'economia sommersa dell'Inps ha realizzato uno studio atto a sostenere la convenienza economica, operativa ed organizzativa di uno scenario alternativo finalizzato all'istituzione di un ruolo unico di vigilanza in materia di lavoro presso l'INPS sulla base delle considerazioni che seguono;

l'INPS in virtù del proprio modello operativo e organizzativo, della propria infrastruttura tecnologica e della propria competenza risulterebbe essere il soggetto in grado di ricoprire tale ruolo in modo più veloce ed efficiente;

gli investimenti per la realizzazione del ruolo unico presso l'INPS (ad esempio risorse umane, tecnologie, organizzazione, eccetera) verranno coperti dai contributi evasi recuperati il cui valore aumenterebbe sensibilmente a fronte dell'applicazione del modello operativo, di governance e di intelligence dell'INPS particolarmente produttivo;

le sedi dell'INPS (incluse le sedi dell'ex INPDAP, recentemente acquisite dall'istituto) sono già in grado di accogliere la nuova forza ispettiva in quanto già dotate di infrastruttura hardware (ad esempio cablatura) e di postazioni di lavoro funzionanti. Inoltre l'INPS dispone di sistemi e procedure scalabili in termini di utenti e funzionalità e, a fronte di un investimento minimo, è in grado di adeguare in tempi ristretti le dotazioni dei nuovi ispettori ("valigetta dell'ispettore"). Tutto ciò garantirà un'operatività immediata di tutta la forza ispettiva, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle ASL, delle ARPA e dei NIL (nuclei ispettorato del lavoro);

il modello di governance ed operativo dell'INPS si rivela come particolarmente evoluto, flessibile e produttivo, caratterizzato da una continua evoluzione e potenziamento del sistema di intelligence e slegato da logiche di competenza territoriale che, spesso, impediscono un'azione ispettiva sull'intero "sistema aziendale". Con un investimento formativo effettuato anche "on the job", gli ispettori del Ministero del lavoro e dell'INAIL adotteranno il modello dell'INPS con un incremento significativo di produttività e di recupero delle somme evase;

il ruolo unico di vigilanza presso l'INPS consentirà di diffondere un'azione ispettiva omogenea maggiormente orientata al recupero della contribuzione. Tale approccio troverebbe supporto anche dalle associazioni datoriali perché garantirebbe una riduzione dell'evasione contributiva e consentirebbe una revisione e alleggerimento del sistema sanzionatorio;

l'istituzione di un ruolo unico di vigilanza presso l'INPS determinerebbe un recupero di somme evase significativamente maggiore rispetto a quelle recuperate attualmente (1,4 miliardi di euro). Più specificatamente l'adozione del modello di governance, di intelligence ed operativo di INPS ed il suo graduale potenziamento nell'arco temporale di riferimento (15 anni) consentirebbero, a regime, di recuperare la totalità della contribuzione evasa (circa 50 miliardi di euro annui). Inoltre l'istituto ha già delineato un percorso evolutivo in 3 fasi consecutive basate sull'applicazione dell'attuale modello di governance dell'INPS a tutti gli ispettori di vigilanza; potenziamento dell'intelligence e della velocità di ispezione; potenziamento dell'azione preventiva;

l'attuale struttura centrale di coordinamento dell'INPS verrà potenziata con il seguente personale: 5 dirigenti; 12 capi ufficio; 25 funzionari; le retribuzioni degli ispettori del Ministero del lavoro verranno allineate a quelle degli ispettori di INPS e INAIL; tutti gli ispettori saranno destinatari di un intervento di formazione abilitante, con l'integrazione della competenza ispettiva;

constatato che:

l'agenzia unica di vigilanza al momento non prevede un'integrazione dell'attività ispettiva che continuerà ad essere svolta secondo i 3 diversi modelli operativi attualmente applicati presso l'INPS, il Ministero e l'INAIL; non è prevista un'azione di potenziamento dell'intelligence finalizzata all'incremento dell'efficacia ispettiva e all'incremento del recupero dei contributi e premi evasi; inoltre il valore dei contributi e premi evasi recuperati rimarrà invariato e costante nel tempo;

la nuova struttura organizzativa dell'agenzia unica di vigilanza sarà composta almeno da 3 direzioni generali, una struttura amministrativa composta da circa 60 dirigenti e 500 funzionari (quadri e impiegati); circa 1.800 ispettori perderanno il diritto all'incentivo per enti previdenziali (circa 6.000 euro lordi annui); la competenza ispettiva non muterà rispetto ad oggi e non si attiveranno i vantaggi derivanti da un'integrazione della stessa;

tenuto conto che:

l'INPS ha già avviato un percorso di potenziamento dell'intelligence istituendo un nucleo centrale costituito da 20 ispettori esperti, raddoppiando il numero dei dirigenti e quadruplicando il numero dei capi team dedicati e strutturando la Direzione centrale vigilanza in base ad aree geografiche (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud) per un efficace coordinamento territoriale;

l'INPS sta avviando un percorso strutturato di cooperazione con le aziende finalizzato a prevenire l'evasione e a regolarizzare il versamento dei contributi e premi dovuti al sistema pubblico;

il ruolo unico di vigilanza presso l'INPS comporterebbe il potenziamento dell'intelligence con un aumento del 24 per cento annuo e con un aumento della cooperazione con le aziende fino al 17 per cento in più annuo;

la sostenibilità economica del ruolo unico di vigilanza presso l'INPS sarebbe riscontrabile fin dal primo anno in quanto a fronte di investimenti fortemente inferiori (54,7 milioni di euro in meno) garantirebbe nel breve-lungo periodo un significativo incremento della contribuzione evasa accertata (dai 484 milioni di euro del primo anno ai 48 miliardi del quindicesimo anno).

la realizzazione del ruolo unico di vigilanza presso l'INPS prevede infatti l'utilizzo degli attuali sistemi informatici e database dell'istituto che consentono agli ispettori di accedere alle informazioni in tempo reale attraverso dispositivi mobili ed integrati ("valigetta dell'ispettore") e l'utilizzo del patrimonio immobiliare dell'INPS, che, a seguito dell'accorpamento di INPDAP ed ENPALS, dispone di sedi e postazioni di lavoro su tutto il territorio da assegnare agli ispettori del Ministero del lavoro e dell'INAIL in luogo delle sole 18 sedi ipotizzate per l'agenzia. Si assicura così una presenza capillare che garantisce un presidio costante e puntuale del territorio fornendo anche un riferimento certo per lavoratori ed imprese;

rilevato che, a parere degli interroganti:

con l'istituzione di un'agenzia unica di vigilanza non si realizza un modello operativo integrato bensì l'affiancamento dei modelli operativi attualmente agiti dall'INPS, dal Ministero e dall'INAIL, significativamente disomogenei in termini di produttività;

l'istituzione di un'agenzia ex novo non consentirebbe un'immediata concentrazione sui temi di intelligence, dilatando significativamente nel tempo il potenziamento dell'attività ispettiva ed l'incremento del recupero contributivo;

l'agenzia unica attualmente non prevede un'evoluzione del modello operativo in grado di recuperare contributi e premi evasi tale da garantire la copertura dell'ingente finanziamento;

l'istituzione dell'agenzia unica costituirà esclusivamente un costo ulteriore per il sistema pubblico,

si chiede di sapere se sia intenzione del Ministro in indirizzo proporre l'istituzione dell'agenzia unica di vigilanza o se non ritenga opportuna la realizzazione del ruolo unico di vigilanza presso l'INPS.