Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03462
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Atto n. 4-03462
Pubblicato il 17 febbraio 2015, nella seduta n. 392
MATTESINI , AMATI , CARDINALI , FASIOLO , LO GIUDICE , PAGLIARI , CHITI , D'ADDA , FABBRI , CANDIANI , IDEM , LUCHERINI , PADUA , ORRU' , SCALIA , SPILABOTTE , BUEMI , PEZZOPANE , MARAN , ORELLANA , DALLA ZUANNA , VALDINOSI , CAMPANELLA , SAGGESE , PUPPATO , GIACOBBE , SCILIPOTI ISGRO' , FUCKSIA , FAVERO , MASTRANGELI - Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) è stata istituita con il decreto-legge n. 4 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 50 del 2010, oggi confluita nel decreto legislativo n. 159 del 2011 (codice antimafia);
l'Agenzia è un ente con personalità giuridica di diritto pubblico, dotata di autonomia organizzativa e contabile ed è posta sotto la vigilanza del Ministro dell'interno;
l'ANBSC è sottoposta al controllo della Corte dei conti e le sono attribuiti ai sensi del decreto legislativo n. 159 del 2011 i seguenti compiti: acquisizione dei dati relativi ai beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata nel corso dei procedimenti penali e di prevenzione; acquisizione delle informazioni relative allo stato dei procedimenti di sequestro e confisca; verifica dello stato dei beni nei medesimi procedimenti; accertamento della consistenza, della destinazione e dell'utilizzo dei beni; programmazione dell'assegnazione e della destinazione dei beni confiscati; ausilio dell'autorità giudiziaria nell'amministrazione e custodia dei beni sequestrati nel corso del procedimento di prevenzione e nel corso dei procedimenti penali; amministrazione e destinazione dei beni confiscati in esito del procedimento di prevenzione e dei procedimenti penali; adozione di iniziative e di provvedimenti necessari per la tempestiva assegnazione e destinazione dei beni confiscati; monitoraggio dell'effettivo riutilizzo sociale dei patrimoni mafiosi;
considerato che:
l'organizzazione e la dotazione delle risorse umane e strumentali per il funzionamento dell'Agenzia, la contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale, con la separazione finanziaria e contabile dalle attività di amministrazione e custodia dei beni sequestrati e confiscati, sono stabilite da regolamenti del Ministro dell'interno, di concerto con i Ministri della giustizia, dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e l'innovazione;
ai sensi del decreto legislativo n. 159 del 2011 la dotazione organica dell'ANBSC è determinata in 30 unità complessive;
il decreto legislativo stabilisce che, in aggiunta alle disposizioni già citate, l'Agenzia è autorizzata ad avvalersi di un contingente di personale, militare e civile, entro il limite massimo di 100 unità, appartenente alle pubbliche amministrazioni nonché ad enti pubblici economici. Il personale aggiuntivo conserva lo stato giuridico e il trattamento economico previsto dai rispettivi ordinamenti, con oneri a carico dell'amministrazione di appartenenza e successivo rimborso da parte dell'Agenzia all'amministrazione di appartenenza dei soli oneri relativi al trattamento accessorio;
secondo i dati pubblicati sul sito dell'ANBSC, i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata ammontano a 12.944, di cui 11.237 beni immobili e 1.707 aziende;
in alcuni articoli comparsi sulla stampa i dipendenti dell'Agenzia lamentano una carenza cronica di personale rispetto alla mole di lavoro ed al numero di beni da gestire, in un rapporto di 37 addetti per 12.944 beni, sottolineando l'impossibilità di adempiere a pieno e con efficacia la missione dell'Agenzia dato il numero non sufficiente di addetti e considerata la non disponibilità degli enti pubblici a trasferire altro personale, poiché, ai sensi del decreto legislativo n. 159 del 2011, il costo del personale rimarrebbe a carico delle amministrazioni di provenienza;
tenuto conto che:
ANBSC esercita un ruolo strategico nella lotta alle mafie e il contrasto al fenomeno della criminalità organizzata rappresenta una delle vere emergenze del Paese e necessita di tutti i mezzi e gli strumenti possibili per essere efficace;
il tema della confisca e della gestione dei beni sequestrati alla criminalità organizzata rappresenta, soprattutto nel Mezzogiorno, uno strumento essenziale per la lotta alla mafia ed un baluardo nella tutela del principio di legalità;
l'efficiente gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata e il loro riutilizzo può rappresentare, soprattutto per le aree maggiormente colpite dal fenomeno della malavita organizzata, un elemento di rilancio dell'occupazione, in particolar modo di quella giovanile,
si chiede si sapere:
se quanto riportato da notizie di stampa rispetto al tema della carenza di organico dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata corrisponda alla realtà;
se il Governo, che ha fatto del contrasto alle attività della criminalità organizzata un impegno politico prioritario, ritenga ancora strategico il ruolo dell'Agenzia, e, pertanto, come intenda intervenire per dare una risposta concreta all'esigenza dell'ANBSC di rafforzare la propria struttura;
se il Ministro in indirizzo non ritenga utile la modifica della legislazione vigente che fissa in 30 unità il numero massimo di forza lavoro;
al fine di dotare l'Agenzia del personale necessario al suo funzionamento, se non ritenga necessario rivedere il meccanismo di trasferimento di personale dagli enti pubblici verso la stessa, sgravando gli enti di provenienza dal costo del personale trasferito;
se, pertanto, non ritenga di doversi attivare con la massima sollecitudine per dotare l'Agenzia delle risorse economiche necessarie al suo funzionamento.