Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05566
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Atto n. 4-05566
Pubblicato il 10 novembre 2003
Seduta n. 486
LAURO, CICOLANI. - Ai Ministri delle attività produttive, delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
nello scorso mese di settembre Trenitalia ha provveduto ad inviare la disdetta del rapporto di rivendita della propria biglietteria alle agenzie di viaggio italiane dotate di tale servizio (circa 2500 su tutto il territorio nazionale);
nell’ambito della stessa disdetta viene proposta una nuova soluzione contrattuale che riduce il margine destinato alle stesse agenzie di viaggio ad un livello tale da porre in dubbio la stessa corresponsione di un’equa remunerazione, che sembrerebbe comunque dovuta per il servizio realizzato;
tale determinazione del margine riconosciuto da Trenitalia è avvenuta, da parte di quest’ultima, in modo del tutto unilaterale dal momento che, già nell’aprile 2003, l’azienda ferroviaria ha provveduto a proporre alle associazioni di rappresentanza della categoria, e in qualche caso anche alle stesse aziende direttamente, i valori che ha tenuto fermi anche alla fine della trattativa che si è sviluppata nel corso dell’estate scorsa senza portare ad alcun risultato;
Trenitalia ha proceduto negli ultimi anni alla chiusura di un numero estremamente consistente di biglietterie presso le stazioni, a testimonianza che i costi sostenuti dalla stessa azienda per la vendita della propria biglietteria devono essere presumibilmente alti se ci si è orientati verso una direzione che crea disagio ai cittadini che, per scelta volontaria od obbligata, sono costretti ad utilizzare il treno per i propri spostamenti usuali od occasionali che essi siano;
a questa scelta, relativamente condivisibile per un’azienda che opera in un sostanziale monopolio esercitando un servizio di estremo interesse nazionale, si è pensato di sopperire utilizzando proprio le agenzie di viaggio che hanno dovuto, su esplicita imposizione di Trenitalia, investire in formazione del personale, in strumentazioni informatiche e in garanzie economiche.
in particolare risulterebbe di rilievo l’esigenza di formazione del personale stante l’esigenza da parte delle agenzie di viaggio di assicurare un servizio di informazioni al cliente finale sul prodotto ferroviario di livello analogo, se non superiore, a quello assicurato dal personale appartenente a Trenitalia;
Trenitalia ha inoltre proceduto ad incrementare, con diverse iniziative, la vendita della propria biglietteria attraverso Internet tagliando fuori quelle ampie fasce della popolazione che non hanno accesso al servizio e/o non utilizzano la carta di credito. Questo aspetto assume particolare importanza nel momento in cui Trenitalia ha proceduto alla vendita via Internet di determinate offerte speciali cui le citate fasce sociali non hanno potuto accedere pur essendo, in molti casi, le più interessate;
ancora per quel che riguarda questo campo risulterebbe che Trenitalia abbia anche proceduto a proporre via Internet sconti sulla biglietteria ferroviaria di entità superiore allo stesso margine sin qui riconosciuto alle agenzie di viaggio, operando in questo modo una concorrenza che appare discutibile per quanto sopra esposto in materia di investimenti imposti alle agenzie di viaggio;
dal momento che:
nella valutazione che deve necessariamente operarsi su quanto avvenuto occorre tener conto degli aspetti di interesse nazionale e diffuso connessi alla vicenda. Tra questi deve ovviamente annoverarsi il servizio che le agenzie di viaggio realizzano nei confronti degli anziani e dei disabili, ma anche di quanti non hanno disponibile una carta di credito o un accesso ad Internet;
la perdita di remunerazione, che risulterebbe così a mala pena in linea con i costi, è destinata a produrre inevitabilmente una valutazione che può portare, come prima conseguenza, il taglio del servizio e dei connessi livelli occupazionali tra il personale addetto al servizio presso i punti vendita;
si deve essere considerare che le agenzie di viaggio italiane costituiscono una rete utile al “sistema Paese”, dal momento che contribuiscono, a volte anche in misura estremamente rilevante, allo sviluppo del turismo territoriale coordinando le iniziative locali, le strutture ricettive e la loro proposizione agli operatori esteri con i quali dialogano costantemente ed imprenditorialmente;
in questo contesto l’iniziativa assunta da Trenitalia, al di là delle modalità, assume pertanto una veste su cui è necessario operare una verifica in quanto indebolisce queste stesse aziende;
è in corso, da parte della competente Autorità Antitrust, una verifica del comportamento di Trenitalia in tutta la vicenda,
si chiede di conoscere quali provvedimenti si intenda assumere per garantire gli interessi in gioco, con particolare riguardo alla tutela dei consumatori, a quelli delle agenzie di viaggio e delle famiglie di imprenditori e lavoratori e al comportamento in genere di un’azienda, monopolista di fatto, che esercita un servizio di importanza nazionale spesso, tra l’altro, con uno standard insoddisfacente rispetto al contesto dei Paesi dell’Unione europea con i quali ci si confronta.