Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01391
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Atto n. 3-01391 (in Commissione)
Pubblicato il 5 novembre 2014, nella seduta n. 347
BOCCHINO , DE PIN , ROMANI Maurizio , BIGNAMI , MASTRANGELI , BENCINI - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
i precedenti concorsi locali per le scuole di specializzazione in Medicina sono stati sempre criticati perché favorivano, si diceva, lo sfruttamento dei candidati da parte dei loro docenti, il clientelismo, la corruzione, il nepotismo di piccole o grandi baronie accademiche e professionali;
il concorso su base nazionale indetto nel 2014 dal Governo, il primo per le specializzazioni in medicina, per 12.000 laureati in Medicina serviva proprio a superare tale malcostume, offrendo al Ministero dell'istruzione l'occasione per dimostrare tutta la propria serietà ed efficienza;
considerato che, per quanto risulta agli interroganti:
la prova si è svolta dal 28 al 31 ottobre 2014 senza che i candidati avessero piena consapevolezza del programma e della bibliografia cui far riferimento per la propria preparazione;
ai candidati è stata sottoposta in una prima giornata una batteria di 70 domande di carattere generale comuni a tutte e tre le aree (Medica, Chirurgica e dei Servizi clinici), seguita da una seconda batteria di 40 domande: 30 uguali a tutte le scuole di specializzazione della singola area e 10 specifiche per la singola scuola di specializzazione prescelta;
nello svolgimento delle prove non sarebbero stati garantiti i requisiti minimi di privacy per ogni candidato, tenuto conto che i monitor dei computer utilizzati per la prova sarebbero stati collocati ad una distanza tale da consentire ad ognuno di guardare sui monitor dei colleghi vicini, condizionando inevitabilmente il punteggio finale;
in diverse aule si sarebbero registrati risultati anche di 20 punti superiori alla media nazionale, con esiti quantomeno sospetti, nonché la possibilità di potersi collegare ad internet e navigare in rete verificando la correttezza delle proprie risposte;
considerato inoltre che, per quanto risulta agli interroganti:
durante lo svolgimento delle prove, in alcune sedi si sarebbe arrivati a staccare l'alimentazione elettrica dell'aula costringendo tutti i candidati ad attendere più di 30 minuti prima di poter svolgere il test dando la possibilità di ricorrere a cellulari o confrontarsi liberamente una volta conosciute le domande;
i candidati dell'area medica sarebbero stati valutati su 30 domande pensate per esaminare i candidati che avrebbero dovuto partecipare al concorso per l'area dei Servizi clinici e viceversa, impedendo ai concorrenti di esprimere così al meglio la loro preparazione e dimostrando l'incapacità da parte del sistema informatico gestito dal Cineca di generare una batteria di domande differenti per le singole aree come stabilito dal bando;
a seguito dell'errore, i vertici del Cineca si sono dimessi mentre il Ministro in indirizzo annunciava che gli 11.242 candidati penalizzati dalle prove avrebbero ripetuto il test il 7 novembre 2014;
tra le diverse anomalie riscontrate nel corso della prova sarebbe emersa anche la presenza di 2 domande errate riguardo alla specializzazione in malattie dell'apparato cardiovascolare, che sarebbero state comunicate dai candidati con opportuna documentazione al Ministero riportando gli studi in letteratura pubblicati dalla stessa Società europea dell'ipertensione arteriosa (ESH) e dalla Società europea di cardiologia (ESC);
tenuto conto che:
contrariamente a quanto precedentemente annunciato, il Ministero il 3 novembre 2014 deliberava di salvare il concorso non ripetendo le prove per l'accesso alle scuole di specializzazione in Medicina, stabilendo che, sia per l'area medica che per quella dei Servizi clinici 28 domande su 30 erano comunque valide ai fini della selezione perché compatibili con entrambe le aree;
per evitare di ripetere l'intera selezione, il Ministero procederà, come chiarito in una nota, "al ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti";
l'annullamento delle 2 domande ed il conseguente ricalcolo per le singole macroaree determina una riduzione di 2 punti nel caso in cui il candidato abbia risposto correttamente alle stesse, conferendo parimenti 0,6 punti in più al candidato che invece ha risposto in maniera errata, annullando così la penalità di 0,30 punti prevista in caso di risposta sbagliata: con questa decisione si verrebbe a creare una situazione ai limiti del paradossale, per cui, al netto, verrebbe premiato con 0,6 punti in più il candidato che ha sbagliato le 2 domande,
si chiede di sapere:
quali siano le motivazioni per le quali il Ministro in indirizzo non abbia proceduto ad annullare il concorso bandendone uno ex novo, previa individuazione di regole certe, bibliografia chiara, tempi di svolgimento adeguati e garanzia di privacy nonché di corretto svolgimento della prova;
quali siano le motivazioni per le quali non abbia valutato la possibilità di ammettere tutti i concorrenti, considerata l'impossibilità di stilare una graduatoria oggettiva per i motivi di cui sopra;
se non sarebbe stato più opportuno valutare anche l'ipotesi di ammettere coloro i quali sarebbero stati inseriti utilmente nelle graduatorie sia prima che dopo il ricalcolo;
per quale motivo tali alternative non siano state adeguatamente valutate a favore dell'opzione di ammettere solo i candidati della nuova graduatoria, soluzione la quale si ipotizza foriera di numerosi contenziosi.