Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02843

Atto n. 4-02843

Pubblicato il 15 ottobre 2014, nella seduta n. 331

STEFANI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

recentemente sul "Giornale di Vicenza" è stata pubblicata una lettera dell'avvocato Francesco Barilà, noto avvocato e già presidente dei penalisti vicentini, in cui viene segnalato, a nome anche di altri colleghi, un grave problema legato alla tempistica dell'iscrizione e annotazione dei decreti ingiuntivi che preso il Tribunale di Vicenza può arrivare complessivamente fino a 40 giorni;

tale problema si va ad aggiungere a quelli già noti delle carenze di organico oramai inaccettabili e della riorganizzazione dopo l'accorpamento voluto dal Ministero della giustizia fra i tribunali di Vicenza, Schio e Bassano del Grappa che hanno avuto gravissime ripercussioni sui tempi della giustizia vicentina;

considerato che:

il decreto ingiuntivo è una procedura accelerata per ottenere un titolo esecutivo per il pagamento di un credito, a fronte di un documento scritto che lo testimoni, come ad esempio una fattura insoluta;

trascorsi termini previsti per il versamento del dovuto, spiega in maniera puntuale l'avvocato Barilà, si presenta «un ricorso che viene lodevolmente esaminato, in tempi brevi (a volte in un solo giorno), dal giudice che, se è il caso, firma l'intimazione di pagamento e la passa, senza intervalli, alla cancelleria a cui compete di scaricare il decreto in un apposito registro. Questa attività consente poi di rilasciare le copie autentiche del ricorso con il decreto del giudice, per l'indispensabile notifica al debitore»;

l'avvocato precisa che «È un'attività di mera trascrizione di dati che possono essere immediatamente presi dal sistema informatico spendendo non più di qualche «minuto», tuttavia il Tribunale di Vicenza «impiega, in media, dai 30 ai 40 giorni»;

la copia autentica di un decreto immediatamente esecutivo è necessaria per iscrivere ipoteca sul patrimonio del debitore e i creditori ipotecari vengono soddisfatti, fino ad esaurimento del patrimonio del debitore, secondo l'ordine cronologico di iscrizione;

pertanto, stanti i tempi lunghissimi del Tribunale di Vicenza, le imprese della zona sono fortemente penalizzate rispetto alle imprese creditrici che ottengono presso altri Tribunali più velocemente un valido titolo esecutivo per iscrivere ipoteca sui beni del debitore;

l'avvocato conclude che «La situazione descritta potrebbe dar corso ad azioni di responsabilità e di risarcimento dei danni sia a carico del Ministero sia, in ipotesi, del personale»;

considerato altresì che già in passato con altre interrogazioni era stato denunciato il rischio di paralisi del Tribunale di Vicenza a seguito dell'accorpamento e la stampa locale aveva più volte affrontato il tema,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza del problema evidenziato dall'avvocato Barilà nella lettera pubblicata sul "Giornale di Vicenza";

quali iniziative intenda porre al fine di consentire al Tribunale di Vicenza di funzionare in modo efficiente ed efficace e per risolvere l'attuale situazione che fortemente penalizza le imprese della zona con notevoli ripercussioni negative in un territorio a forte vocazione produttiva come quello vicentino.