Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02840

Atto n. 4-02840

Pubblicato il 15 ottobre 2014, nella seduta n. 331

RAZZI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

il 16 marzo 2011, la 1a Commissione permanente (Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell'Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione) del Senato aveva approvato, in sede deliberante e in testo unificato, il disegno di legge recante "Disposizioni per la promozione della piena partecipazione delle persone sorde alla vita collettiva e riconoscimento della lingua dei segni italiana" d'iniziativa del senatore Oskar Peterlini;

nei giorni successivi alla sua approvazione è stato trasmesso alla Camera dei deputati e ivi la XII Commissione permanente (Affari sociali) ha sancito di voler riesaminare il disegno di legge approvato al Senato, apportando talune modifiche quali, ad esempio, la sostituzione della dicitura "lingua dei segni" (LIS), in "linguaggio mimico gestuale e/o tecnica di comunicazione";

l'approvazione al Senato del disegno di legge è stata preceduta da un lunghissimo lavoro di mediazione tra le varie associazioni di settore, sono stati acquisiti pareri scientifici ed è stata fatta un'attenta, scrupolosa e responsabile indagine;

a giudizio dell'interrogante vi è stato il tentativo, anche a livello istituzionale, di "declassare" la lingua dei segni a mero linguaggio mimico-gestuale;

la "Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità", ratificata dall'Italia con la legge 3 marzo 2009, n. 18, recante: "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con protocollo opzionale, fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità", prevede in più passi il riconoscimento e la promozione delle lingue dei segni dei diversi Paesi;

al termine della XVII Legislatura l'iter del disegno di legge citato è decaduto ed ora, sebbene il medesimo sia stato ripresentato agli inizi della XVII Legislatura, l'esame non è ancora iniziato,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Governo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per porre rimedio all'annosa questione del riconoscimento della lingua dei segni;

se non ritenga opportuno attuare quanto disposto dalla Convenzione ONU citata e ratificata dall'Italia con legge 3 marzo 2009, n. 18.