Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02758

Atto n. 4-02758

Pubblicato il 2 ottobre 2014, nella seduta n. 323
Risposta pubblicata

PAGLIARI - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -

Premesso che:

la biblioteca Palatina, fondata nel 1761, è inserita nel contesto monumentale del palazzo della Pilotta di Parma. Si sviluppa su 5 piani (5.379 metri quadrati) e contiene 700.000 volumi a stampa, oltre 6.000 manoscritti, circa 2.600 incunaboli e 11.704 cinquecentine e circa 70.000 carteggi. Dal rilievo del 2013 del materiale considerato immobile, agli effetti dell'art. 7 del Regolamento di contabilità generale dello Stato (di cui al regio decreto n. 827 del 1924), il valore attribuito risulta di 819.421.813,83 euro. Tra le collezioni di maggiore spicco si possono ricordare: la "De Rossiana" composta da 1.464 volumi a stampa e 1.624 manoscritti di cui 1.432 ebraici (una delle più cospicue al mondo), la "Raccolta Ortalli" con 40.067 intagli (testimonianza eccezionale dell'arte grafica dal XVI al XIX secolo) e quella "Bodoniana" che comprende, oltre alle edizioni uscite dall'officina di Giambattista Bodoni (1740-1813), il materiale tipografico fusorio, il materiale documentario relativo al suo lavoro e il suo imponente epistolario;

inoltre la biblioteca Palatina comprende la sede distaccata presso il conservatorio "Arrigo Boito" di Parma della sezione musicale, una biblioteca specializzata, l'unica biblioteca musicale specializzata appartenente al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e voluta dallo stesso Giuseppe Verdi, preziosa per il materiale (partiture, parti e spartiti) che documenta la cultura musicale nazionale e internazionale dalla metà del secolo XVIII alla metà del XIX secolo. Fra il materiale di particolare rilievo si segnalano: i 12 volumi delle sonate di Domenico Scarlatti, l'unica partitura completa del "Nerone" di Arrigo Boito, tutto il materiale musicale di Francesco Giovanni Samperi e lo studio di Ildebrando Pizzatti;

in data 29 agosto 2014 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il testo del regolamento di organizzazione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, degli uffici della diretta collaborazione del Ministro e dell'organismo indipendente di valutazione della performance a norma dell'articolo 16, comma 4, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89. Un nuovo disegno organizzativo che introduce diversi e sostanziali cambiamenti che riguardano tutti gli attori della tutela e valorizzazione dei beni culturali e del turismo, al centro e nella periferia, compreso anche il mondo delle biblioteche statali;

nell'attesa dell'emanazione di tale decreto ministeriale, sembra che resteranno uffici dirigenziali di livello non generale soltanto le attuali biblioteche nazionali (Torino, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari) mentre verrebbero di fatto "declassate" a sedi non dirigenziali biblioteche altrettanto importanti per storia e ricchezza delle collezioni fra cui l'Estense di Modena e la Palatina di Parma;

se i "declassamenti" delle biblioteche non nazionali fossero confermati, e dunque la biblioteca Palatina dovesse perdere lo status di sede dirigenziale, a parere dell'interrogante, si verificherebbe una situazione grave e preoccupante, non solo in considerazione delle numerose attività complesse (in particolare quelle di fund raising) e prestigiose (come le convenzioni con istituti di ricerca e conservazione italiani e stranieri) in cui la Palatina è coinvolta ma anche guardando alla realizzazione dei progetti in corso d'opera. Fra questi, è in procinto di partire la raccolta fondi e la progettazione del trasferimento e nuovo allestimento del museo Bodoniano (di cui è direttore il dirigente della biblioteca Palatina), una realtà di eccezionale importanza ed unica al mondo,

si chiede di sapere:

se trovi conferma la notizia sul declassamento generalizzato delle biblioteche non nazionali;

se il Ministro in indirizzo non ritenga che l'eventuale assenza di una figura dirigenziale comporti un notevole rallentamento se non la paralisi delle attività di crescita e sviluppo della biblioteca stessa;

se non ritenga più efficace e rispondente alle esigenze del sistema culturale del Paese un'aggregazione della biblioteca Palatina alle altre biblioteche statali del territorio emiliano (Estense e biblioteca universitaria di Bologna) all'interno di un polo bibliotecario emiliano, diretto da un dirigente bibliotecario. In questo modo l'Emilia-Romagna risulterebbe allineata alle altre principali realtà regionali che hanno tutte al loro interno una sede dirigenziale di livello non generale per le biblioteche (il Piemonte con la biblioteca nazionale universitaria di Torino, la Lombardia con la biblioteca nazionale Braidense, il Veneto con la biblioteca nazionale Marciana, la Toscana con la biblioteca nazionale Centrale di Firenze, il Lazio con la biblioteca nazionale di Roma, la Campania con la biblioteca nazionale di Napoli e la Puglia con la biblioteca Nazionale di Bari).