Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02681
Azioni disponibili
Atto n. 4-02681
Pubblicato il 16 settembre 2014, nella seduta n. 311
CONSIGLIO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
l'articolo 2, comma 2, del decreto-legge n. 143 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 181 del 2008, istituisce il Fondo unico di giustizia (Fug), creato appositamente al fine di accentrare e gestire le risorse derivanti da sequestri penali, amministrativi e procedimenti civili e fallimentari (decorso il quinquennio), con lo scopo di mettere a rendita le somme che lo Stato non può incassare finché la sentenza non sia passata in giudicato, ottimizzando così il rendimento finanziario a favore dello Stato, e di individuare le somme sequestrate da anticipare allo Stato, in modo da limitare gli effetti negativi dovuti alla lunga durata dei processi;
nel Fondo dinamico confluiscono, oltre alle somme non ritirate, trascorsi i 5 anni dalla definizione dei processi civili e delle procedure fallimentari, i rapporti finanziari ed assicurativi sottoposti a sequestro, il cui 48 per cento è destinato all'incremento delle risorse del Ministero dell'interno, il 48 per cento a quello della giustizia e il 2 per cento all'entrata del bilancio dello Stato;
in data 30 giugno 2014, il patrimonio del Fug ammontava a circa 3 miliardi e mezzo di euro, di cui oltre 1 miliardo di euro in risorse liquide (di cui circa 415 milioni già anticipati allo Stato) e circa 2 miliardi di risorse non liquide (conti di deposito titoli, gestioni patrimoniali, gestione collettiva del risparmio, contratti assicurati e mandati fiduciari);
alla stessa data i versamenti allo Stato eseguiti da Equitalia giustizia erano pari a: 324.399.128 euro per i provvedimenti giudiziari (ex art. 6, comma 1, del decreto ministeriale n. 127 del 2009), a cui si devono aggiungere 415.280.000 euro a titolo di "anticipazione" Equitalia allo Stato delle somme sequestrate (ex art. 2, comma 7, del decreto-legge n. 143 del 2008) e 69.946.709 euro, derivanti dagli utili della gestione finanziaria del Fug da parte della stessa Equitalia giustizia (ex art. 2 del decreto ministeriale 20 aprile 2012), per un totale di 809.625.837 euro;
con il decreto ministeriale 30 ottobre 2012, il Ministro dell'economia e delle finanze pro tempore ha ridotto al 10 per cento la percentuale delle risorse del Fondo unico giustizia oggetto di sequestro penale e amministrativo da destinare alla riassegnazione, percentuale che di norma dovrebbe essere fissata entro il 30 per cento;
l'art. 2, comma 7-quater, del decreto-legge n. 143 del 2008 prevede la possibilità che tale percentuale, sempre con decreto ministeriale, possa essere elevata al 50 per cento in funzione del consolidamento dei dati statistici relativi alle risorse disponibili;
diverse fonti giornalistiche continuano a denunciare come già da tempo magistrati e forze dell'ordine rivendichino a gran voce l'urgente necessità di smobilitare queste ingenti somme di denaro e, più recentemente, le stesse fonti mediatiche, tra cui "SkyTg24" e il sito internet di "la Repubblica", hanno contestato l'irragionevolezza di una percentuale così bassa, lamentando a gran voce il mancato utilizzo di un sostanzioso ammontare di risorse che potrebbero invece essere utilizzate per far fronte al blocco degli stipendi di tutto il settore del pubblico impiego, comprese le forze dell'ordine, da cui viene attualmente la minaccia di una mobilitazione senza precedenti;
se pur è vero, come la stessa Equitalia giustizia ha dichiarato agli organi di stampa, che "il cattivo funzionamento del Fug dipende da scelte politiche che non sono state effettuate", resta il fatto che l'aggio, determinato annualmente con decreto del Ministro (ex art 2, comma 6, del decreto-legge n. 143 del 2008), attualmente fissato nella misura del 5 per cento dell'utile annuo della gestione finanziaria dello stesso Fondo (art. 8 del decreto ministeriale n. 127 del 2009 e decreto ministeriale 20 aprile 2012), raggiunge, e abbia già raggiunto in passato, importi elevati, essendo anche previste procedure informatizzate e standardizzate per fare confluire al Fug denaro e titoli, con adempimenti posti a carico degli istituti bancari, delle cancellerie e segreterie degli uffici giudiziari, degli amministratori e custodi,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno rendere più proficua la gestione del Fug aumentando la percentuale delle risorse devolvibili al Ministero dell'interno e al Ministero della giustizia fino al 50 per cento, come previsto dallo stesso decreto-legge n. 143 del 2008 all'art. 2, comma 7-quater;
quali provvedimenti voglia adottare al fine di sbloccare le risorse da destinare alla riassegnazione, se non al 50 per cento, almeno al 30 per cento come previsto in normale regime.