Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01135
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Atto n. 3-01135
Pubblicato il 24 luglio 2014, nella seduta n. 290
CENTINAIO - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
è notizia di questi giorni quella della presunta chiusura del magazzino "Cadla" di Arezzo, con il rischio di licenziare centinaia di dipendenti e di ripercuotersi gravemente non soltanto sulle famiglie dei dipendenti coinvolti e sulla città stessa, ma anche su tutto l'indotto della provincia;
la vertenza Cadla si trascina oramai da mesi, in un perdurante stato di agitazione con il conseguente blocco delle attività, che sta causando problemi ai fornitori dei prodotti locali che avevano nell'azienda un importante punto di riferimento;
la rappresentanza sindacale è ferma sulle sue 3 richieste principali al tavolo della trattativa: che i dipendenti del magazzino vengano inseriti nelle trattative intraprese per vendere i punti vendita SMK a marchio Despar e Eurospar alle due importanti società del settore al momento in corsa (Conad Umbria e Conad Tirreno); che una parte dei dipendenti Cadla venga rioccupata, insieme a quelli ex Konz, nel cash and carry di via Setteponti ad Arezzo; chiarezza sull'utilizzazione degli ammortizzatori sociali;
nella giornata di 23 luglio 2014 si sono svolti due incontri presso la sede di Confcommercio: il primo, tenutosi nella mattinata, era rivolto ai dipendenti della 2G, la società che ha in carico la rete dei negozi, e che sembrerebbe essersi concluso, secondo indiscrezioni, con la sigla di un preaccordo di cessione dei punti vendita della costa a Conad Tirreno e delle sedi aretine a Conad Umbria, ma non di tutti, solo 25 dei 36 punti vendita, per cui 11 rimarrebbero ancora in sospeso. Il secondo incontro, svoltosi nel primo pomeriggio, poneva all'attenzione i dipendenti del magazzino, amministrativi e addetti alla logistica: in tutto 730 dipendenti, 180 della sede di via dei Frati e 550 persone in tutto il gruppo,
si chiede di sapere se sia possibile conoscere il futuro occupazionale dei dipendenti della Cadla come delineatosi nelle trattative e quali provvedimenti di propria competenza i Ministri in indirizzo intendano adottare, anche in termini di moral suasion, per salvaguardare i livelli occupazionali del gruppo.