Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00165

Atto n. 2-00165 (procedura abbreviata)

Pubblicato il 11 giugno 2014, nella seduta n. 259

SERRA , CASTALDI , GAETTI , BERTOROTTA , TAVERNA , VACCIANO , LUCIDI , GIARRUSSO , FUCKSIA , SANTANGELO , MANGILI , MARTELLI , MORRA , MARTON , NUGNES , DONNO , CAPPELLETTI , BOTTICI , PETROCELLI , MORONESE , SIMEONI , MONTEVECCHI , COTTI , MOLINARI , CATALFO , PAGLINI , SCIBONA , BULGARELLI , PEPE , MUSSINI , ORELLANA , ENDRIZZI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'interno. -

Premesso che:

il lago Omodeo, realizzato tra il 1919 e il 1924, è il più importante invaso artificiale della Sardegna e per molto tempo ha detenuto il primato di più grande lago d'Europa, attualmente è il più grande lago d'Italia. Il bacino è circondato da altopiani basaltici e da montagne che ben descrivono la natura e la vocazione dell'isola ed è immerso in un'area di rilievo sia dal punto di vista floristico che faunistico, oltre che archeologico; sono numerosi, infatti, i nuraghi presenti nella zona. La superficie d'acqua è lunga oltre 22 chilometri e larga circa 3 chilometri e si estende tra i monti del Barigadu, andando poi a confluire, all'altezza di Fordongianus (Oristano), nelle acque del Flumini Mannu;

risulta agli interroganti, da notizie recenti apprese dalla stampa locale, che dal giorno 4 del mese di giugno 2014 e per tutto il resto del mese si svolgeranno in un'ampia porzione del lago delle esercitazioni a fuoco organizzate dal CAIP (Centro di addestramento interforze della Polizia di Stato) di Abbasanta (Oristano) per l'addestramento periodico dei reparti delle forze dell'ordine che operano in Sardegna. Le esercitazioni sono state autorizzate con l'ordinanza n. 6 del 27 maggio 2014 del prefetto di Oristano, Vincenzo De Vivo, in virtù della richiesta da parte del questore di Oristano che riceveva formale istanza da parte del direttore del CAIP di Abbasanta, con la quale si richiedeva il provvedimento di sgombero della zona sita nel comprensorio del lago Omodeo per il mese di giugno 2014;

considerato che:

il Ministero della difesa non ha reso disponibili i propri poligoni non disponendo in proposito e negando, in tal modo, la concessione di aree idonee per le esercitazioni, ex decreto legislativo n. 66 del 2010. L'area interdetta è stata dichiarata, da circa un decennio, sito di interesse comunitario (SIC) ed è tutelata in virtù della direttiva 92/43/CEE, recepita dall'Italia con il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, recante "Regolamento recante attuazione della direttiva n. 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche". La direttiva, denominata "Habitat", statuisce che nelle aree tutelate sia attuata una gestione e una fruizione delle risorse naturali in maniera compatibile con il mantenimento della biodiversità, la tutela degli habitat e delle specie vegetali ed animali;

emerge chiaramente, quindi, che le attività umane non devono alterare lo stato di conservazione della biodiversità ma devono, invece, adattarsi nel rispetto degli equilibri ecologici. L'articolo 6 della direttiva "Habitat" stabilisce l'obbligo della valutazione d'incidenza delle attività umane all'interno delle aree protette. La norma prevede, infatti, all'art. 6, comma 3, la necessità di individuare e valutare eventuali soluzioni alternative a tutti i piani, i programmi e i progetti che possano avere un'incidenza negativa nella conservazione delle aree protette. Tuttavia, nel caso della mancanza di soluzioni alternative (art. 6, comma 4), qualora per motivi specifici, di rilevante interesse pubblico, un piano o un progetto debba necessariamente essere realizzato, dovranno essere adottate misure compensative per garantire la tutela;

considerato inoltre che:

l'area, abitata da circa 118 specie animali, già da alcuni decenni è stata teatro di esercitazioni, sebbene in passato i luoghi ove si svolgevano le operazioni di addestramento, non coincidessero esattamente con quelli attuali;

risulta agli interroganti che, periodicamente, vengano eseguite le bonifiche dei luoghi ove si svolgono le esercitazioni;

considerato infine che, a parere degli interroganti, non si comprende il motivo per il quale nonostante la disponibilità, anche in zone limitrofe, di altre aree idonee alle esercitazioni in questione, peraltro non annoverate tra quelle protette di interesse comunitario, non si sia ancora valutata l'opportunità di svolgere le stesse in un luogo più confacente, anche in considerazione della sussistenza di circa 35.000 ettari del territorio sardo sottoposti a servitù militare e sottratti ad altre attività da parte degli abitanti,

si chiede di sapere:

quali interventi il Governo intenda adottare al fine di rispettare gli obiettivi previsti dalla direttiva 92/43/CEE, recepita dallo Stato italiano con il decreto del Presidente della Repubblica n. 357 del 1997 che, in modo pregnante, richiede la salvaguardia e la tutela delle zone protette tra cui sono annoverati anche il lago Omodeo e le aree prospicienti;

quali siano le ragioni per le quali, nonostante l'area oggetto delle esercitazioni da parte del CAIP di Abbasanta sia un sito di interesse comunitario, non si siano, già in passato, valutate soluzioni alternative in grado di garantire maggiore compatibilità ambientale e il pieno adempimento della direttiva.