Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02204

Atto n. 4-02204

Pubblicato il 14 maggio 2014, nella seduta n. 246
Risposta pubblicata

CASSON - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

i militari (tra i quali anche ufficiali, sottufficiali e appuntati dei Carabinieri), che hanno fatto parte della brigata paracadutisti e possessori di brevetto militare di paracadutista, cosiddetti fuori corpo, ma trasferiti in altri reparti territoriali non paracadutisti, continuerebbero a percepire l'indennità mensile di aeronavigazione e il pacco viveri di conforto, ai sensi dell'art. 5, comma 4, della legge n. 78 del 1983, come modificato dall'art. 5, comma 11, del decreto del Presidente della Repubblica n. 163 del 2002, solo perché, una volta all'anno, a domanda, effettuano, in un paio di giorni, visite mediche e un ciclo di lanci presso un comando militare di paracadutisti;

considerato che, a quanto risulta all'interrogante:

peraltro, tale ciclo di lanci alle volte non viene effettuato, ma l'indennità verrebbe comunque erogata;

l'indennità varia in base al grado e anzianità di servizio e si tratterebbe di una cospicua somma di denaro, mensile e pensionabile, somma che peraltro a giudizio dell'interrogante non spetterebbe a norma di legge, soprattutto al momento attuale, epoca di tagli e di "spending review",

si chiede di sapere:

se il Ministro sia a conoscenza della situazione;

quanto lo Stato spenda ogni anno per pagare questa indennità;

per quale motivo l'indennità sarebbe erogata a militari in forza in reparti territoriali non paracadutisti, possessori di brevetto militare "paracadutista", solo perché una volta all'anno, a domanda, effettuerebbero (e neanche sempre) degli aviolanci, mentre quei militari non possessori di brevetto militare di paracadutista che svolgono giornalmente e con impegno e sacrificio lo stesso servizio di quelli titolari di brevetto (cosiddetti paracadutisti fuori corpo) che percepiscono l'indennità.