Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05044

Atto n. 4-05044

Pubblicato il 23 luglio 2003
Seduta n. 448

MALABARBA. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

fra il 1999 ed il 2000 la Banca Popolare di Lodi ha acquistato sulla piazza di Roma il pacchetto di maggioranza di ICCRI S.p.A. (ora Banca Eurosistemi spa) ed Efibanca;

l’iccri S.p.A. (ora Banca Eurosistemi spa) è l’ex Istituto Centrale di Categoria delle Casse di Risparmio, specializzato nella finanza e nei servizi di pagamento, con un portafoglio di 3.000 milioni di titoli al 31/12/1999 e 450 dipendenti circa;

Efibanca è stata, ed è tuttora, una Banca specializzata nei finanziamenti di medio e lungo termine a Clientela corporate (grandi imprese), con un segmento di mercato consolidato e di prestigio (5.500 milioni di crediti verso la clientela), che nel 1999 impiegava circa 430 lavoratori;

con l’acquisizione del pacchetto di maggioranza delle due banche la Banca Popolare di Lodi ha avviato una ristrutturazione che ha ridimensionato le attività delle due Aziende di Credito (il portafoglio titoli summenzionato ha preso altre strade ed ha contribuito all’acquisizione delle casse di Risparmio di Livorno, Pisa, Lucca, Imola, ecc.) ed ha provocato nell’immediato un centinaio circa di esuberi, mobilità infragruppo e la ricollocazione da allora ad oggi, in assenza di un piano industriale chiaro e con continui aggiustamenti rispetto alla riorganizzazione iniziale, di altre cento persone circa in altre realtà del gruppo Banca Popolare di Lodi, con notevoli disagi per tutto il personale;

oggi il Gruppo Banca Popolare di Lodi, per bilanciare la propria carenza di patrimonializzazione e reddittività, oltre ad un’esposizione obbligazionaria ai limiti di guardia, intende ulteriormente ridimensionare la sua presenza, spostando a Lodi tutte le attività ancora redditizie e progettando la liquidazione del resto: è stata avviata in Efibanca una procedura per la definizione di oltre 90 esuberi;

una circostanza siffatta metterebbe a rischio complessivamente l’occupazione di ulteriori circa 700 lavoratori su Roma, privando il territorio romano di due aziende produttive, specializzate in servizi alle imprese, e con notevoli ricadute sull’indotto, dai servizi di consulenza informatica a quelli di sicurezza alle pulizie,

si chiede di sapere:

se siano state rispettate tutte le norme riguardanti l’acquisizione del pacchetto di maggioranza delle ex banche ICCRI S.p.A. ed Efibanca da parte della Banca Popolare di Lodi;

quali misure si ritenga opportuno adottare per scongiurare la chiusura delle attività su Roma, il blocco dei 90 esuberi e l’eventuale rischio di perdita dell’occupazione per circa 700 lavoratori (in forza alla BCL e dell’indotto) operanti nella Capitale.