Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02048

Atto n. 4-02048

Pubblicato il 10 aprile 2014, nella seduta n. 228

PICCOLI , LIUZZI , ROSSI Mariarosaria , BONFRISCO , MINZOLINI , ZUFFADA , PAGNONCELLI , RIZZOTTI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

le azioni per l'attuazione dell'Agenda digitale italiana sono definite dai decreti-legge n. 83 del 2012 recante "Misure urgenti per la crescita del Paese", n. 179 del 2012, recante "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese", e n. 69 del 2013, recante "Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia", convertiti, con modificazioni, rispettivamente dalle leggi n. 134 del 2012, n. 221 del 2012 e n. 98 del 2013; tali atti demandano a successivi provvedimenti la definizione e la regolamentazione di concreti interventi operativi;

le azioni previste dall'Agenda digitale sono una priorità strategica per il Paese (in fatto di competitività, di crescita, di sviluppo, di semplificazione, di trasparenza negli atti, di incremento di efficienza nella macchina pubblica) sulla quale è necessario investire in maniera consistente per essere al passo con gli altri Paesi europei;

nel tempo sono emersi consistenti impedimenti per l'attivazione dell'Agenda digitale, tra cui la pubblicazione dello statuto per l'Italia digitale in Gazzetta Ufficiale il 14 febbraio 2014 come con enorme ritardo rispetto a quanto previsto dall'art. 21, comma 4, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, e successive modifiche;

la ricognizione effettuata dal Servizio studi della Camera dei deputati aggiornata al 22 febbraio 2014, denominata "Monitoraggio dell'attuazione dell'Agenda digitale italiana", evidenzia che dei 55 adempimenti considerati ne sono stati adottati appena 17. In 21 dei 55 casi risulta invece già scaduto il termine per provvedere a tale adempimento;

l'art. 13, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater, del decreto-legge n. 69 del 2013 prevede una delega di poteri al Presidente del Consiglio dei ministri nei casi in cui non si fosse provveduto ad un'attuazione dei provvedimenti nelle modalità e nei tempi stabiliti dai decreti-legge indicati, al fine di velocizzare le procedure di attuazione dell'Agenda digitale;

in base al Monitoraggio citato in nessun caso risulta essere stata utilizzata tale procedura;

preso atto che:

l'art. 7, comma 3, lettera a), del decreto-legge n. 179 del 2012 ha stabilito l'invio telematico dei certificati di malattia per usufruire del congedo da parte dei genitori nel caso di malattia dei figli;

l'invio telematico deve avvenire direttamente dal medico curante del Servizio sanitario nazionale o con esso convenzionato, che ha in cura il minore, all'Istituto nazionale della previdenza sociale, utilizzando il sistema di trasmissione delle certificazioni di malattia di cui al decreto del Ministro della salute in data 26 febbraio 2010;

nonostante il sistema sia già operante, la normativa citata ha previsto l'emanazione di un ulteriore decreto per disciplinare l'invio telematico di questo diverso tipo di certificati;

il 30 giugno 2013 è scaduto il termine per l'emanazione del decreto,

si chiede di sapere:

quali orientamenti il Governo intenda esprimere in riferimento a quanto esposto e, conseguentemente, quali iniziative voglia intraprendere per adempiere al compito relativo alla scadenza;

se il Presidente del Consiglio dei ministri ritenga che il sistema di trasmissione delle certificazioni di malattia di cui al decreto del Ministero della salute in data 26 febbraio 2010 debba essere utilizzato per l'invio di ogni certificato tra Sistema sanitario nazionale e Inps e tra quest'ultimo e datore di lavoro, senza che occorra disciplinare l'invio di ogni diverso certificato con un decreto ad hoc;

nell'ottica di una sempre maggiore trasparenza nei procedimenti amministrativi, chi sia il dirigente responsabile incaricato di redigere l'atto e quali siano i motivi del mancato adempimento;

quale sia inoltre l'obiettivo assegnato all'interno del piano degli obiettivi delle performance, come previsto dal decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al funzionario incaricato.