Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01179
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Atto n. 3-01179
Pubblicato il 22 luglio 2003
Seduta n. 446
VITALI, CHIUSOLI, PASQUINI, BONFIETTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. -
Premesso:
che nel Paese e nell’opinione pubblica si è riaperta la questione della grazia ad Adriano Sofri, con la sottoscrizione di un appello da parte di numerosi parlamentari appartenenti ai diversi schieramenti politici, una posizione favorevole espressa dal Presidente del Consiglio e dallo stesso Presidente della Repubblica;
che la famiglia Calabresi ha dichiarato di non coltivare odio e rancore, di avere rispetto per le prerogative delle istituzioni competenti a decidere e di essere pronta a perdonare se le venisse chiesto;
considerato:
che tutta la stampa nazionale di sabato 19 luglio 2003 ha riportato con evidenza il contenuto di un articolo del Ministro della giustizia Roberto Castelli sul quotidiano “La Padania”, nel quale era scritto: “Non trasmetterò al Presidente della Repubblica la pratica relativa alla domanda di grazia di Adriano Sofri” e “Solo all’interno di un atto di pacificazione che chiuda le stagioni cruente del Paese sono immaginabili provvedimenti di grazia per i protagonisti di quelle stagioni e quindi anche per Sofri”;
che le parole del Ministro sono state univocamente interpretate, senza smentita alcuna, come espressione di un’ipotesi di “lista” di provvedimenti di grazia che comprende tra gli altri anche Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, condannati a sei ergastoli per diversi omicidi e per la strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980;
che lo stesso sabato 19 luglio il Ministro Guardasigilli a Radio Padania e al TG5 ha parlato di “amnistia” come atto di pacificazione fondamentale per chiudere con il terrorismo;
che la grazia è un provvedimento individuale e non può essere in alcun modo oggetto di un mercanteggiamento politico, per di più messo in atto dal Ministro, a giudizio degli interroganti, in modo provocatorio e strumentale, al fine di cercare pretesti per evitare di assumersi quella responsabilità di proposta al Capo dello Stato sulla grazia ad Adriano Sofri che la legge gli assegna;
che le parole del ministro Castelli hanno suscitato la reazione sdegnata dell’Associazione dei familiari della strage del 2 agosto di Bologna, la quale ha dichiarato: “Non si tratterebbe di pacificazione, ma di offesa alle vittime, ai familiari, alla città di Bologna e a tutta la nazione” e ha chiesto al Governo di smentire l’intenzione del ministro Castelli comunicando che, in caso contrario, abbandonerà il palco della manifestazione del 2 agosto alla quale è stato invitato il ministro Pisanu,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga di rispondere positivamente alla domanda dell’Associazione, che ha interpretato i sentimenti più profondi e diffusi nella città di Bologna, smentendo il comportamento del ministro Castelli ed evitando così una clamorosa lacerazione in occasione della prossima manifestazione del 2 agosto;
se il Governo non ritenga altresì di rispondere positivamente all’istanza di grazia per Adriano Sofri avanzata da tante parti, inducendo il Ministro della giustizia ad avanzare comunque la proposta al Capo dello Stato.