Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00861

Atto n. 3-00861 (in Commissione)

Pubblicato il 1 aprile 2014, nella seduta n. 220
Trasformato

LUCIDI , MOLINARI , MONTEVECCHI , CAPPELLETTI , FUCKSIA , BERTOROTTA , SCIBONA , NUGNES , MORONESE , CIOFFI - Al Ministro dello sviluppo economico. -

Premesso che:

il gruppo Poste italiane, una società per azioni il cui capitale è detenuto al 100 per cento dallo Stato e gestito dal Ministero dell'economia e delle finanze, svolge dei servizi essenziali per la società italiana;

il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 gennaio 1996, recante la "Carta della qualità del servizio pubblico postale", recita che l'ente Poste "promuove a favore dei portatori di handicap, degli anziani e dei clienti in condizioni particolari, facilità di accesso e rapporto diretto agli sportelli";

i cittadini che si recano presso gli uffici postali sono spesso tenuti ad operazioni relative ad incombenze indefettibili, pertanto la maggior parte di loro vi si reca per obbligo, ed alla luce di ciò sarebbe corretto, a parere degli interroganti, esigere un trattamento idoneo da parte di un servizio statale. Inoltre Poste italiane SpA possiede un codice etico interno pubblicato il 28 settembre 2009, il quale ribadisce più volte l'importanza di una gestione trasparente e corretta dell'azienda, arrivando addirittura ad innalzarlo come pilastro della stessa. Si può leggere: "I rapporti e i comportamenti, a tutti i livelli aziendali, sono improntati a principi di onestà, correttezza, trasparenza, riservatezza, imparzialità, diligenza, lealtà e reciproco rispetto"; altri paragrafi di simile impronta dovrebbero lasciar intendere una condotta impeccabile dell'azienda;

uno dei principi fondamentali di Poste italiane è dunque garantire un servizio efficiente ed equo per tutti i cittadini, senza distinzioni alcune, ad eccezione di tutte quelle categorie che rientrano a far parte delle fasce considerate più deboli;

considerato che:

ad oggi la gestione delle code presso gli uffici postali non prevede in alcun modo l'assistenza alle categorie citate, in quanto le code vengono gestite mediante apparecchio elimina code con attribuzione di un ticket con priorità attribuite secondo i seguenti criteri: E, riservato ai clienti aventi conto corrente Bancoposta; A, per tutti i clienti che devono effettuare operazioni finanziarie in generale; P, per clienti che necessitano servizi di corrispondenza; C, riservato a chi deve effettuare pagamenti di bollettini postali o ritiro di merce acquisita on line;

in particolare hanno priorità sulla coda gli utenti dei ticket E, cioè i possessori di conto corrente Bancoposta;

considerato inoltre che, a giudizio degli interroganti:

tale priorità è anteposta ad ogni tipologia di priorità sociale immaginabile;

si ritiene necessario aumentare il grado di consapevolezza degli stessi operatori agli sportelli, anche sotto un profilo di competenze e fattibilità,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda attivarsi per quanto di competenza con le opportune iniziative a favore delle categorie citate a garanzia di un dovuto servizio sociale;

se ritenga opportuno promuovere una riformulazione della gestione delle code presso gli uffici postali nazionali, in particolar modo inserendo appositi codici di prenotazione per le fasce più deboli, equiparando ogni altra attività di sportello in un unico codice, nonché avviando iniziative parallele di comunicazione agli utenti;

se intenda attivarsi presso l'ente per sostenere iniziative volte ad aumentare il grado di consapevolezza degli operatori agli sportelli anche in termini di formazione professionale, competenza e fattibilità operativa.