Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05006

Atto n. 4-05006

Pubblicato il 17 luglio 2003
Seduta n. 443

RIPAMONTI. - Al Ministro delle comunicazioni. -

Premesso che:

sull’area di Roma, nonostante che le nuove concessioni siano state assegnate da anni e, per ogni canale televisivo, su Roma vi sia un legittimo concessionario, è comparsa negli ultimi giorni una nuova emissione di segnale televisivo da Monte Mario sul canale CH 68;

l’emissione di cui sopra non sarebbe oggetto di regolare e legittima concessione;

detta emissione oscurerebbe, sull’area di servizio di Roma, i programmi di una emittente storica della Capitale quale è TeleAmbiente, legittima concessionaria da oltre dieci anni del canale CH 68 da Monte Cavo vetta;

detto segnale televisivo sarebbe stato acceso a Monte Mario proprio quando il Comune di Roma ha avviato la rimozione delle emittenti già operanti da quella zona, sia per ragioni di accesso di radiofrequenza che per la realizzazione di un parco;

l’emittente TeleAmbiente, con una specifica nota, avrebbe diffidato i vertici del Ministero delle comunicazioni, sia a livello centrale che locale, dal continuare a consentire questi abusi, con pratiche ingiustificate e solo atte ad attribuire ad altri soggetti diritti mai avuti, attraverso l’emissione di atti provvidenzialmente erronei o tali da poter essere contestati presso i TAR ed ottenere da questi ultimi, indotti in errore, ordinanze sospensive sulla base delle quali poi lasciar fare;

considerato che:

l’emittente TeleAmbiente si è sempre contraddistinta per il suo particolare impegno nell’informazione politica e sociale e nel dare voce a tutte le istanze associative che operano nel territorio;

per l’emittenza televisiva il consentire la nascita di disturbi nell’etere sullo stesso canale in una area di servizio si traduce, nella pratica, in una tecnica di oscuramento di una emittente indesiderata;

il tentativo di eliminazione dall’etere romano dell’emittente TeleAmbiente non può essere considerato altro se non un attacco alla libertà di informazione ed il voler privare una grande parte della città di una sua voce rappresentativa;

il Comune di Roma ha dovuto attendere i pronunciamenti della magistratura amministrativa per poter liberare il proprio terreno dalle emittenti già esistenti ed il consentire, da parte del Ministero delle comunicazioni, l’accensione di una nuova emissione in quel luogo costituirebbe un vero e proprio atto di lesione delle prerogative del Comune di Roma che si vedrebbe imposte all’interno della città emissioni radioelettriche,

si chiede di sapere:

se si sia a conoscenza di detti censurabili comportamenti con i quali si impedirebbe e TeleAmbiente di essere seguita a Roma;

se i comportamenti richiamati in premessa siano il risultato di un comportamento iniquo della Pubblica amministrazione o rispondano a precise strategie politiche di gestione del Dicastero delle comunicazioni circa la pluralità dell’informazione;

se non si ritenga, qualora quanto in premessa corrisponda al vero, di dover far cessare simili comportamenti ed imporre il rispetto dei diritti di emittenti concessionarie ultradecennali;

quali azioni si intenda intraprendere al fine di garantire alle emittenti storiche e legittimamente concessionate il libero esercizio del proprio diritto ad informare la popolazione della propria area di servizio, senza disturbi di sorta che ne annullerebbero la ricevibilità, e come si intenda garantire al Comune di Roma la possibilità di attuare l’opera di risanamento dell’area di Parco Mellini.