Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01932

Atto n. 4-01932

Pubblicato il 25 marzo 2014, nella seduta n. 216
Trasformato

ROMANO , DI BIAGIO - Al Ministro della salute. -

Premesso che:

il decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, recante la riorganizzazione dell'associazione italiana della croce rossa (CRI), ha disposto la sua trasformazione da ente pubblico in società privata;

il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 agosto 2013, n. 125, all'art. 4, comma 10-ter, statuisce la trasformazione dei comitati locali e provinciali esistenti alla data del 31 dicembre 2013, ad eccezione dei comitati delle province autonome di Trento e Bolzano, alla data del 1° gennaio 2014 (poi prorogata al 1° gennaio 2015), in persone giuridiche di diritto privato;

dunque, i comitati locali e provinciali esistenti alla data del 31 dicembre 2014, ad eccezione di quelli delle province autonome di Trento e Bolzano, assumono, alla data del 1° gennaio 2015, la personalità giuridica di diritto privato;

in data 18 dicembre 2013, il comitato centrale della Croce rossa italiana, nella persona del presidente, ha emanato con urgenza la circolare n. 74940 contenente le linee guida per il processo di riorganizzazione su base privatistica della CRI, ritenendo erroneamente che i comitati locali e provinciali dovessero procedervi dal 1° gennaio 2014;

in data 27 dicembre 2013 il direttore generale della CRI ha altresì emanato la determinazione direttoriale n. 101, notificata a tutta la struttura centrale e periferica, contenente la delega ai direttori regionali a procedere agli adempimenti relativi al personale e alla cassa di cui alla citata circolare n. 74940;

il tutto viola le disposizioni di cui all'articolo 1-bis, comma 3, del decreto legislativo n. 178 del 2012, così come modificato dall'art. 4, commi 10-ter e 10-quater, del decreto-legge n. 101, che prevedono l'emanazione di un decreto non regolamentare del Ministro della salute di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze e per la pubblica amministrazione e la semplificazione per stabilire le modalità organizzative e funzionali dell'associazione anche con riferimento alla sua base associativa privatizzata;

tanto la determinazione direttoriale quanto gli atti prodromici e consequenziali violano, dunque, il dettato normativo di cui al decreto legislativo n. 178 del 2012;

tale violazione di legge incide sui rapporti lavorativi dei dipendenti della Croce rossa italiana e sulle vicende economico-contabili dei comitati locali e provinciali che invece sarebbero maggiormente garantiti da un regolare e ponderato processo di transizione assicurato dall'emanazione del previsto decreto ministeriale;

tale violazione impedisce ai comitati di avvalersi dei tempi di transizione e di trasformazione opportunamente previsti della normativa, che garantirebbero la salvaguardia delle casse, del patrimonio immobiliare e dei loro poteri;

la circolare, di fatto, deresponsabilizza la CRI nei confronti dei lavoratori fino ad oggi alle sue dipendenze presso i propri comitati locali e provinciali, attribuendo, viceversa, prematuramente oneri economici e giuridici ai comitati del tutto depotenziati finanziariamente;

contro questo atto sono in corso procedimenti amministrativi e giudiziari,

si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire il rispetto della normativa e la tutela dei rapporti lavorativi dei dipendenti dei comitati locali e provinciali.