Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-04951

Atto n. 4-04951

Pubblicato il 14 luglio 2003
Seduta n. 438

GABURRO. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -

Premesso:

che gli organi collegiali territoriali della scuola – istituiti quasi trent’anni fa con il decreto del Presidente della Repubblica n. 416 del 1974 – devono essere ristrutturati, in quanto:

le attuali competenze e la composizione del Consiglio Superiore della pubblica istruzione non sono più coerenti con il riformato sistema dell’istruzione, ed in particolare con il decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, concernente il trasferimento di funzioni e compiti, anche per la scuola, a Regioni ed Enti Locali; con la legge costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 che novella l’articolo 117 della Costituzione; nè, tantomeno, con la conseguente dislocazione dei poteri prevista dal disegno di legge Atto Senato n. 1545, in discussione in Parlamento;

soppressi i Provveditorati agli studi ed attivate le Direzioni regionali all’istruzione, i Consigli scolastici provinciali risultano insussistenti, mentre appare necessaria l’attivazione di organi collegiali territoriali di livello regionale;

i Consigli scolastici distrettuali, da alcuni anni, si ritrovano in una situazione di degradante efficienza a causa:

del loro perdurante stato di prorogatio imposto dall’attesa ristrutturazione, prevista fin dal 15 marzo 1997, dalla legge n. 59;

della loro spropositata composizione, a scapito di una qualificata partecipazione di livelli essenziali di rappresentanza delle parti istituzionali e sociali interessate;

della precarietà dei supporti amministrativi, perché mai dotati di un organico stabile ed adeguato;

della sovrapposizione di compiti inizialmente ad essi conferiti, ma poi ridistribuiti a tanti altri soggetti da una successiva stratificazione di leggi e norme, e della decrescente dotazione finanziaria;

delle frequenti omissioni dei loro compiti – che pur formalmente permangono fino alla loro sostituzione – da parte dei vari livelli istituzionali, anche a causa della quinquennale incertezza provocata dall’attesa loro ristrutturazione;

constatato:

che l’art. 21, comma 15, della legge 15 marzo 1997, n. 59, già delegava il Governo all’emanazione, entro sei mesi, di un decreto legislativo di riforma degli organi di cui si tratta;

che dopo due anni, il 30 Giugno 1999 veniva emanato il decreto legislativo n. 233 di riforma di tali organi il quale, tuttavia, prima della sua entrata in vigore – essendo ritenuto perfezionabile – veniva sospeso per effetto dell’art. 6 del decreto-legge n. 411 del 23 novembre 2001, convertito dalla legge n. 463 del 31 dicembre 2001;

che, di conseguenza, l’art. 7 della legge n. 137 del 6 luglio 2002 ha delegato il Governo all’emanazione “di uno o più decreti legislativi, correttivi o modificativi” del pre-richiamato decreto legislativo n. 233/99;

che, allo stato, ancora nessun provvedimento è stato adottato per tale delega, probabilmente in attesa che si compia l’iter legislativo del federalismo;

considerato:

che, intanto, relativamente ai Consigli scolastici distrettuali, il comma 4 dell’art. 35 della legge finanziaria relativa all’anno 2003, n. 289 del 2002, dispone la restituzione ai compiti di istituto (dunque alle scuole) del personale amministrativo in servizio presso i Distretti scolastici a partire dal prossimo settembre 2003;

che, con riferimento a tale disposizione, alcune Direzioni regionali della pubblica istruzione hanno ritenuto di poter imporre ai Distretti anche l’adozione, limitata a tale data, dei bilanci di previsione per il 2003, con una ulteriore riduzione della dotazione finanziaria di funzionamento, con ciò presupponendo di fatto, extra lege, l’inattività di tali organi con il prossimo 31 agosto 2003,

si chiede di sapere:

quali siano i tempi e i modi in cui si intenda provvedere alla riforma degli organi collegiali territoriali della scuola;

immaginando che tale riforma non possa intervenire e compiersi entro il 31 agosto prossimo, quali provvedimenti immediati si intenda promuovere entro tale data per:

risolvere il problema del personale amministrativo nei Distretti per l’anno scolastico 2003-04;

coordinare un atteggiamento uniforme delle Direzioni Regionali, tale da non compromettere l’esistente in attesa della ristrutturazione degli organi locali;

non mortificare e disperdere, prima della loro riforma, un servizio per la scuola che in tali organi essi tanti volontari hanno in diversi modi espresso.