Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00668
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Atto n. 3-00668 (in Commissione)
Pubblicato il 23 gennaio 2014, nella seduta n. 174
MIRABELLI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
i rappresentanti delle chiese evangeliche impegnati nell'assistenza spirituale nel carcere di Monza hanno ripetutamente segnalato alle autorità amministrative, al garante per i diritti dei detenuti e allo stesso Ministero della giustizia i problemi e le difficoltà che i ministri di culto stanno riscontrando nell'esercizio dei propri compiti a seguito delle recenti disposizioni adottate dalla direzione carceraria;
in particolare, i rappresentanti delle chiese evangeliche lamentano la revoca dell'accesso ai reparti, la mancata informazione ai detenuti dell'opportunità offerta dalla presenza di un pastore nonché la mancanza di un luogo di culto come invece auspicato dalla Direzione regionale della Lombardia dello stesso Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria allo scopo di garantire al detenuto l'accesso all'assistenza spirituale;
anche la decisione adottata dalla stessa direzione del carcere di sovrapporre gli orari di visita agli spazi temporali concessi al pastore evangelico per incontrare i fedeli contribuisce a rendere ancora più difficile l'esercizio di tali compiti di assistenza spirituale all'interno della struttura carceraria;
considerato che:
il ruolo dell'assistenza religiosa in carcere è un diritto riconosciuto a tutti i detenuti qualunque sia la loro confessione;
i ministri di culto oltre all'assistenza religiosa svolgono all'interno delle carceri anche un'importantissima funzione di recupero sociale dei soggetti svantaggiati;
considerato, inoltre, che:
le disposizioni adottate dalla direzione carceraria di Monza, se confermate, si porrebbero in netto contrasto con quanto disposto dalla Costituzione, dalla normativa vigente e dai regolamenti in tema di diritti del cittadino e di libertà religiosa in quanto ledono del principio di eguaglianza e penalizzano una confessione rispetto alle altre;
i provvedimenti avrebbero già limitato in maniera consistente l'accesso dei fedeli all'assistenza dei pastori evangelici,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario verificare in tempi brevi la sussistenza dei problemi segnalati nel carcere di Monza;
se non ritenga di dover intervenire con sollecitudine per ristabilire all'interno del carcere una situazione di rispetto della libertà di culto nonché il diritto al suo esercizio, richiamando la direzione ai propri doveri e garantendo a tutti i detenuti e ai ministri di culto il medesimo trattamento.