Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01272

Atto n. 4-01272

Pubblicato il 4 dicembre 2013, nella seduta n. 146

BARANI - Ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

al 31 dicembre 2010 il Ministero della pubblica istruzione, università e ricerca per la pulizia e le attività di ausiliariato di circa 4.000 istituti scolastici su tutto il territorio nazionale, affidava annualmente circa 554.000.000 euro (Iva inclusa), così suddivisi: 360.000.000 euro per gli appalti cosiddetti ex LSU con impiegati circa 12.000 lavoratori a 35 ore settimanali; 194.000.000 euro per gli appalti cosiddetti storici con impiegati circa 10.000 lavoratori a 15 ore settimanali;

il 1° gennaio 2011 il Ministero ha effettuato un taglio medio annuo su tutto il territorio nazionale del 17 per cento, con punte in alcuni territori al 25 per cento, sulla spesa per gli appalti storici, portando le risorse da 194.000.000 a 160.000.000 euro;

è importante evidenziare come il taglio economico non comportò alcun licenziamento dei circa 10.000 lavoratori impiegati, in quanto beneficiarono della cassa integrazione in deroga, quindi con nessun recupero economico per le casse dello Stato, in quanto la spesa dal Ministero dell'istruzione passò al Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Attualmente la situazione è la medesima;

il 14 giungo 2011, con un accordo sottoscritto presso il Ministero del lavoro tra il Ministero stesso, il Ministero dell'istruzione, le principali organizzazioni sindacali e i consorzi aggiudicatari delle gare di appalto che impiegavano lavoratori ex LSU, i 360.000.000 euro della spesa storica furono ridotti a 243.000.000. Anche in questo caso non si effettuò alcuna riduzione del personale con l'utilizzo degli ammortizzatori sociali;

la spesa attuale sostenuta dal Ministero dell'istruzione, per i servizi di pulizia e le attività di ausiliariato è quindi complessivamente di 403.000.000 euro a fronte degli iniziali 554.000.000 (pari a un calo del 27 per cento) con una situazione reddituale dei lavoratori pressoché invariata grazie all'utilizzo degli ammortizzatori sociali;

in relazione all'anno 2014, il Ministero ha dichiarato che la disponibilità economica che attualmente permette di eseguire servizi svolti con l'impiego di 22.000 lavoratori, sarà ridotta con una disponibilità che permetterà di mantenere il posto a 11.594 persone (collaboratori scolastici mancanti), quantificando il costo di ognuna in 23.581 euro (come si desume da una nota esplicativa all'art. 58 del decreto-legge n. 69 del 2013), con una previsione di spesa annua da investire tramite la gara Consip pari a 273.400.000 euro Iva inclusa (con un calo del 50,6 per cento rispetto ai 554.000.000 euro del 2010). Inoltre nell'ipotesi del Ministero di riduzione della spesa annua da 554 milioni di euro a 273 milioni, ovvero da 22.000 lavoratori a 11.600 posti di lavoro nel caso in cui il valore del 22 per cento dell'Iva sia incluso nell'importo affidato, la riduzione dei posti di lavoro sarà ridotta della stessa percentuale;

considerato che:

in previsione dell'aggiudicazione definitiva delle gare di appalto in ambito nazionale inerenti ai servizi di pulizia nelle scuole, la riduzione sistematica delle risorse messe a diposizione da parte del Ministero sin dal 2011 ha delineato uno scenario di contenimento della problematica legata agli LSU solo grazie al sostegno degli ammortizzatori sociali;

alla cassa integrazione il Governo ha destinato 500 milioni di euro per accelerare i pagamenti degli arretrati a cui si sono aggiunti poi 287 milioni che sono stati reperiti dai fondi europei per contribuire alla cassa in deroga in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Tale disponibilità sarà sufficiente a saldare solo alcune delle mensilità arretrate;

le previsioni del Ministero del lavoro, solo per quanto attiene all'anno 2013, evidenzierebbero un deficit di 330 milioni a fronte di un costo complessivo della cassa integrazione guadagni in deroga, secondo stime del Ministero del lavoro, pari a 3 miliardi all'anno;

si palesa come molto grave la problematica degli esuberi degli ex LSU legati al settore delle pulizie, dal momento che lo sconto in base di gara Consip non è stato applicato in base alla riduzione del personale bensì effettuato sul costo dei servizi,

si chiede di sapere:

quali misure i Ministri in indirizzo intendano mettere in atto al fine di prevenire eventuali procedure di licenziamento e/o di richieste di cassa integrazione, anche alla luce di possibili mancanze di copertura finanziaria per ammortizzatori sociali visto il numero imprecisato, ma certamente considerevole, di lavoratori coinvolti;

quali siano le previste modalità di intervento al fine di evitare il determinarsi di un contenzioso tra aziende, lavoratori e Stato;

se non sia auspicabile l'allargamento alle scuole non statali su cui hanno competenza gli enti locali delle convenzioni Consip così da garantire nuovi contratti per dislocare i lavoratori in esubero;

se sia ipotizzabile il ricorso, in deroga alle attuali disposizioni in materia pensionistica, alla normativa ante "riforma Fornero" (di cui al decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011), così da consentire, limitatamente a questi lavoratori, procedure di gradualizzazione del pensionamento anticipato.