Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00510
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Atto n. 3-00510
Pubblicato il 27 novembre 2013, nella seduta n. 142
PEPE , COTTI , BATTISTA , MARTON , MORRA , CRIMI , ENDRIZZI , CAMPANELLA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e della difesa. -
Premesso che:
il gravissimo fenomeno dei roghi dolosi di discariche in Campania, nella cosiddetta terra dei fuochi, non accenna a diminuire in quanto si continuano a bruciare rifiuti tossici di ogni genere e si prosegue negli sversamenti illegali di rifiuti tossici ed industriali;
la problematica da locale è divenuta questione nazionale, in quanto i rifiuti bruciati e sversati abusivamente nella terra dei fuochi provengono da industrie dislocate in tutto il Paese, e perché la salvaguardia dell'ambiente è un tema di vitale importanza per la stessa coesione nazionale;
a giudizio degli interroganti, negli anni, le leggi speciali per la gestione dell'emergenza rifiuti attuate in Campania sono diventate, specie di recente, strumento di elusione delle regole consuete; i commissariamenti hanno generato appalti ad una gestione spesso inefficace ed opaca, sia per i cittadini che per la pubblica amministrazione, nonché incontrollabile, spesso concedendo una copertura di Stato a sistemi di smaltimento, trattamento, gestione e stoccaggio dei materiali non coerenti con le normative vigenti e giustificati dalla procurata emergenza;
a seguito della gestione emergenziale di un problema civile, com'è quello dei rifiuti urbani, sono state impiegate ingenti somme di denaro pubblico, a parere degli interroganti in realtà dissipate, in discariche e depositi di ecoballe insicuri e che hanno finito per degradare salubrità e paesaggio, bonifiche fittizie, impianti di depurazione inefficaci e azioni di controllo che non hanno accertato null'altro che la rabbia della popolazione;
risulta agli interroganti che a breve verranno indetti i bandi per le bonifiche ed è verosimile che al nuovo flusso di denaro possano essere interessate le ecomafie, che probabilmente non sono estranee ai roghi;
considerato che, a parere degli interroganti:
una normativa chiara nella gestione del problema civile della gestione dei rifiuti basterebbe a risolvere la situazione;
il vero problema della terra dei fuochi è quello dello sversamento dei rifiuti industriali, che poco avrebbe a che vedere con quello dei rifiuti civili, che rappresenterebbero la giustificazione per invocare leggi speciali e gestioni speciali;
a quanto risulta agli interroganti la gestione emergenziale militarizzata è convenuta alle ecomafie ed agli speculatori come agli affaristi ed agli amministratori che, quando non ne hanno avuto vantaggio diretto, la hanno assunta a discolpa dei loro fallimenti e a scusante della loro immobilità o delle loro inspiegabili scelte;
considerato inoltre che:
il generale di Corpo d'armata, Claudio Graziano, capo di Stato maggiore dell'Esercito, a margine della cerimonia per il 226° anniversario della fondazione della scuola militare "Nunziatella" di Napoli il 16 novembre 2013, in relazione all'eventuale decisione di impiegare l'Esercito nella terra dei Fuochi, avrebbe affermato che "compete, evidentemente, all'autorità politica: i nostri reparti e le nostre unità sono assolutamente pronti";
il quotidiano "Il Corriere del Mezzogiorno" del 18 novembre riporta che «Il generale Graziano ha anche ricordato che l'Esercito, in Campania, è già impegnato nelle operazioni "Strade sicure" - tra le province di Napoli e Caserta, "Strade pulite", per la vigilanza dei siti di interesse nazionale dislocati sul territorio ('stir', termovalorizzatore Acerra e discariche) e per la vigilanza nei cantieri dell'autostrada A30: "L'Esercito è una risorsa per il Paese - ha ribadito Graziano - tanto all'estero quanto sul territorio nazionale, da ormai molti anni. Io credo che stiamo contribuendo con grande professionalità alla sicurezza e agli interessi del Paese, dando dimostrazione costante di essere una risorsa". Graziano ha ricordato che in Campania sono impiegate 400 unità, mentre a livello nazionale sono 4.200, anche a Lampedusa. "Strade pulite è una missione importante - ha aggiunto il generale - per far vedere la presenza dello Stato e la sua capacità di intervenire. L'Esercito vuole, e ha il dovere, di rappresentare il punto di riferimento per il nostro Paese in ogni circostanza"»;
il Ministro della difesa, intervenendo negli scorsi giorni a Pozzuoli alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Aeronautica militare, ha affermato che "La lotta ai roghi nella Terra dei Fuochi è uno dei temi al quale le forze armate sono molto sensibili. Siamo disponibili all'invio dei militari, se governo e parlamento lo chiederanno" ("Il Mattino" 14 novembre);
a giudizio degli interroganti l'operazione "Strade pulite" citata dal generale Graziano, operazione di ordine pubblico svolta dalle forze armate italiane in Campania ed approvata con il decreto-legge n. 90 del 2008, recante "Misure straordinarie per fronteggiare l'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile", si sarebbe dimostrata inefficace in quanto l'emergenza rifiuti non è rientrata e tuttora la Campania non si è dotata di un adeguato sistema di gestione dei rifiuti urbani;
la popolazione campana non invoca l'intervento dell'esercito, ma una forte e coerente presenza delle istituzioni, trasparenza, rispetto e certezza della legge,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Governo intenda assumere per risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti civili nonché quello dello smaltimento illecito dei rifiuti industriali;
se non ritenga che sarebbe opportuno fare intervenire, nel rispetto e nell'ambito delle leggi e delle loro funzioni, le forze di polizia, che hanno saputo sinora instaurare un clima indispensabile di fiducia tra popolazione e istituzioni e di conseguenza se non sia il caso di potenziare le stesse forze di polizia finanziando nuove assunzioni, mezzi e attività ordinarie e straordinarie;
se sia a conoscenza delle affermazioni del capo di Stato maggiore dell'Esercito Claudio Graziano, e quale sia la sua posizione al riguardo, considerato che il generale, sebbene formalmente lasci alla politica la scelta, ventila una soluzione al problema come risolutiva contro ogni evidenza ed esperienza maturata nel territorio.