Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00774

Atto n. 4-00774

Pubblicato il 8 agosto 2013, nella seduta n. 93
Risposta pubblicata

DE MONTE , AMATI , CANTINI , COLLINA , CUCCA , CUOMO , FAVERO , MORGONI , RUSSO , VALENTINI - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

come segnalato da molti cittadini negli ultimi anni, i cieli del Gemonese e dell'Alto Friuli, nella Regione Friuli Venezia Giulia, sono divenuti, di giorno e di notte, teatro di esercitazioni militari e simulazioni di azioni di guerra con elicotteri e aerei militari;

si sono verificati numerosi incidenti nella Regione Friuli Venezia Giulia nonché in Veneto, a partire dalla strage di Casalecchio di Reno (1990) con dodici vittime e ottantotto feriti, passando per la strage del Cermis (1998), che ha causato venti vittime tra i civili, fino al recente inabissamento di un caccia F16 americano nel mare Adriatico, lo scorso gennaio 2013;

circa milleduecento firme sono state raccolte in calce ad una petizione di cittadini della Regione e dei territori interessati, al fine di garantire adeguata informazione alla popolazione interessata circa le modalità stabilite per i sorvoli, concordate con le autorità militari;

l'inquinamento atmosferico (incrementato anche dal massiccio traffico dell'aviazione civile) e l'inquinamento acustico provocati sono particolarmente elevati, dato il frastuono provocato dalle evoluzioni a bassa quota, che disturba significativamente il normale svolgersi della vita quotidiana della comunità (attività scolastiche, sportive, eventi, cerimonie, feste e sagre) e dei cittadini (il riposo dei lavoratori turnisti e degli anziani, le attività lavorative che richiedono il silenzio, lo studio),

si chiede di sapere:

se il Governo intenda intervenire promuovendo una regolamentazione degli spazi di volo che stabilisca precisi criteri, riguardanti la distanza dagli abitati e gli orari delle esercitazioni militari, operando altresì per la limitazione della frequenza delle esercitazioni stesse;

se intenda inoltre prendere in considerazione l'opportunità della creazione di una Commissione mista di autorità pubbliche e militari, per la valutazione dei rischi e dei disagi per la popolazione interessata e per concordare numero e modalità delle esercitazioni militari nelle vicinanze dei centri abitati.