Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00326

Atto n. 3-00326

Pubblicato il 8 agosto 2013, nella seduta n. 93

SCILIPOTI - Al Ministro della giustizia. -

Premesso che:

attraverso la stampa quotidiana e, nella specie, tramite i diffusi giornali "Libero", "Il Giornale" e "il Fatto Quotidiano", si è appreso che il Presidente della Suprema Corte di cassazione, Sezione Feriale, che ha in gran parte confermato le ricorse decisioni della Corte d'appello di Milano, relative al senatore dottor Silvio Berlusconi ed ad altri, si sarebbe in passato espresso in maniera fortemente critica, ingiuriosa e più che ironica nei confronti del medesimo senatore Silvio Berlusconi, connotando con ciò una propria e sicura prevenzione, nonché personale presunzione negativa nei confronti dello stesso;

risulterebbe pure che, nella medesima occasione, il suddetto magistrato avrebbe persino anticipato l'esito di un ricorso di propria competenza ed allora non ancora in discussione;

a parere dell'interrogante, ove tali affermazioni risultassero veritiere e riscontrabili, anche in minima parte, le caratteristiche doverose e proprie di un magistrato sarebbero state allora, e di conseguenza lo sarebbero tutt'oggi, immeritevoli e terribilmente latitanti. Viene da chiedersi quale equilibrio, quale serenità di giudizio, quale equanimità e quale imparzialità siano da riferirsi ad un alto magistrato che si permette di criticare e deridere un importante cittadino e poi, senza minimamente pensare di astenersi, condurre e definire un giudizio nel quale è coinvolto il soggetto deriso. Fatte peraltro salve, ma non obliterabili, le pure giornalisticamente riportate conoscenze e rivelazioni di atti coperti allora dal segreto istruttorio e riferibili a procedimenti in carica ad altri e diversi Magistrati: il tutto sempre riferito a tale alto magistrato;

all'interrogante pare che tra le prerogative del Ministro in indirizzo vi sia anche quella di poter o dover intervenire, nella sommariamente ricordata occasione, onde procedere disciplinarmente nei modi previsti dalla legge;

varrà comunque almeno un commento o riferimento critico e valutativo non solo dell'ancorché gravissimo episodio, riassuntivamente riferito, se riscontrabile anche in minima parte, ma su quanto alcuni, coperti dalla propria toga, abusino ed eccedano nel proprio delicato, significativo, importante e decisivo ruolo,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno verificare i gravi fatti precedentemente e riassuntivamente riferiti e di intraprendere, se risultasse veritiero, anche in parte, che taluni magistrati, coperti dalla propria toga, abusino ed eccedano nel proprio delicato, significativo, importante e decisivo ruolo, azioni volte a procedere disciplinarmente nei modi previsti dalla legge.