Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00637
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Atto n. 4-00637
Pubblicato il 25 luglio 2013, nella seduta n. 78
CENTINAIO - Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. -
Premesso che:
il 23 novembre 2005 l'allora presidente della Provincia di Ferrara, Pier Giorgio Dall'Acqua, presentò formalmente al direttore del museo di San Pietroburgo Mikhail Piotrovskij la candidatura di Ferrara quale sede di Ermitage Italia;
il 3 maggio 2006 Piotrovskij andò in visita a Ferrara e il 4 ottobre 2006 arrivò la decisione dell'Ermitage di scegliere Ferrara come sede italiana, battendo la concorrenza di Verona e Torino;
il 23 febbraio 2007 a San Pietroburgo venne firmato il protocollo d'intesa tra il museo di Stato dell'Ermitage e il Comune, la Provincia di Ferrara e la Regione Emilia-Romagna con l'avvio al programma per la creazione del centro scientifico e culturale Ermitage Italia;
tre settimane dopo, il 14 marzo, a Bari, durante il vertice bilaterale Italia-Russia, alla presenza del presidente russo Vladimir Putin e del premier italiano Romano Prodi, venne firmato il protocollo d'intesa tra Ferrara e San Pietroburgo, progetto che venne presentato ufficialmente a San Pietroburgo il 18 maggio 2007;
si congratularono dell'operazione conclusa anche l'allora presidente del Gruppo parlamentare dell'Ulivo Dario Franceschini, il quale assicurava "il sostegno delle istituzioni del Paese alla straordinaria iniziativa", e il vicepremier e Ministro per i beni culturali Francesco Rutelli, che vedeva l'accordo come un "giusto riconoscimento ad una città che ha molto accresciuto la sua capacità di valorizzare il suo patrimonio storico artistico";
l'inaugurazione ufficiale del centro culturale avvenne il 20 ottobre 2007 alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano;
la prima e unica mostra a Ferrara con i quadri dell'Ermitage, fu inaugurata nell'aprile 2008 nel castello Estense con i capolavori del Garofalo;
la colossale operazione che, nelle intenzioni dell'atto costitutivo, doveva "favorire la conoscenza e la conservazione del patrimonio culturale mondiale", era un'occasione unica e irripetibile, sottolineata anche dalla scelta delle sedi di rappresentanza quali il castello Estense e il complesso di parco Giglioli;
al contrario, la fondazione Ermitage Italia si è rivelata a giudizio dell'interrogante un progetto fallimentare, oltre ad uno sperpero di soldi pubblici: infatti, nei suoi 6 anni di vita ha ospitato solo una mostra (quella sul pittore ferrarese Garofalo) visitata da appena 70.000 visitatori; per il resto, convegni per esperti, cataloghi e ricerche per borsisti italiani e russi avrebbero esaurito un finanziamento statale da 750.000 euro;
all'inizio l'operazione venne appoggiata da Provincia, Comune, Regione, fondazione e Cassa di risparmio di Ferrara, Confindustria, Direzione regionale per i beni artistici, Opificio delle pietre dure di Firenze e università. Poi, pian piano, tutti si defilarono, lasciando, a quanto pare, come unica fonte di sostentamento, i 250.000 annui assicurati dal Ministero per i beni culturali;
considerato che:
in questi giorni è stato siglato il protocollo d'intesa tra Venezia e San Pietroburgo, e la città lagunare per i prossimi 5 anni sarà rappresentante del museo russo in Italia;
sulla carta l'attività dovrebbe sostanziarsi in ricerca, studio e conseguente pubblicazione dei risultati scientifici raggiunti, ma anche mostre con prestito di opere proprie;
a garantire supporto finanziario all'operazione è stato, con una nota, il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta;
al momento non si conosce quale sarà la sede dell'ufficio italiano dell'Ermitage a Venezia, ma si sa solo della "folta delegazione" partita con a capo il sindaco Orsoni alla volta di San Pietroburgo per la stipula dell'accordo,
si chiede di sapere:
se risponda al vero, secondo quanto dichiarato in una recente inchiesta giornalistica, che nell'operazione per Ferrara sarebbero stati sperperati 2 milioni di euro, senza contare le spese di rappresentanza, i viaggi in Russia e i costi per le sedi ufficiale (il castello Estense) e operativa (la rinascimentale palazzina Giglioli), dove pare che lavorasse stabilmente personale (dipendenti e collaboratori) della Provincia di Ferrara;
a quanto ammonti attualmente il contributo dello Stato stanziato per la creazione del centro scientifico e culturale "Ermitage Italia" a Venezia;
come mai il Ministro in indirizzo si sia impegnato in quest'operazione, sottraendo risorse ad altre priorità ben più impellenti, quali la conservazione del nostro patrimonio culturale che versa in condizioni disastrose (si veda Pompei e molti siti archeologici romani);
visto che, fino ad oggi, il Ministero per tutti gli impegni di spesa richiesti ha sempre dichiarato che non esiste alcuna disponibilità di fondi pubblici, a quali capitoli di spesa attinga per finanziare quest'iniziativa e, stante l'esiguità delle risorse, quali altri interventi siano stati sacrificati per farvi fronte.