Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00197
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Atto n. 3-00197 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 2 luglio 2013, nella seduta n. 55
NUGNES , MORONESE , CAPPELLETTI , VACCIANO , BERTOROTTA , CATALFO , SERRA , GIARRUSSO , BOCCHINO , SIMEONI , LEZZI , LUCIDI , MORRA , MUSSINI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
si apprende da notizie di stampa si veda "il Fatto Quotidiano" del 19 giugno 213) che la JP Morgan, società finanziaria leader nei servizi finanziari globali, in un rapporto sulla crisi dell'euro pubblicato il 28 maggio 2013, avrebbe affermato che in Europa non si riescono ad applicare le necessarie misure di austerity a causa delle idee socialiste insite nelle costituzioni. "I sistemi politici e costituzionali del sud presentano le seguenti caratteristiche: esecutivi deboli nei confronti dei parlamenti; governi centrali deboli nei confronti delle regioni; tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori; tecniche di costruzione del consenso fondate sul clientelismo; e la licenza di protestare se sono proposte modifiche sgradite dello status quo. La crisi ha illustrato a quali conseguenze portino queste caratteristiche. I paesi della periferia hanno ottenuto successi solo parziali nel seguire percorsi di riforme economiche e fiscali, e abbiamo visto esecutivi limitati nella loro azione dalle costituzioni (Portogallo), dalle autorità locali (Spagna), e dalla crescita di partiti populisti (Italia e Grecia)" ;
in particolare nel documento in questione, dopo che nell'introduzione si fa già riferimento alla necessità di intervenire politicamente a livello locale, si arriva alle costituzioni dei Paesi europei, con particolare riferimento alla loro origine e ai contenuti: "Quando la crisi è iniziata era diffusa l'idea che questi limiti intrinseci avessero natura prettamente economica (…) Ma col tempo è divenuto chiaro che esistono anche limiti di natura politica. I sistemi politici dei paesi del sud, e in particolare le loro costituzioni, adottate in seguito alla caduta del fascismo, presentano una serie di caratteristiche che appaiono inadatte a favorire la maggiore integrazione dell'area europea". Quindi "Le costituzioni mostrano una forte influenza delle idee socialiste";
inoltre Jp Morgan, dopo avere attribuito all'Europa l'incapacità di uscire dalla crisi per la colpa originaria della forza politica dei partiti di sinistra e delle costituzioni antifasciste nate dalle varie lotte di liberazione continentali, ammonisce che l'austerity si estenderà sul vecchio continente per un periodo molto lungo;
considerato che:
Morgan Stanley fu fondata il 5 settembre 1935 da Henry S. Morgan e Harold Stanley. In quegli anni il Glass-Steagall Act impose a J. P. Morgan & Co. di scegliere quale tra le attività di banca commerciale e banca d'investimento continuare a svolgere e quale abbandonare. JPMorgan scelse di continuare ad operare come commercial bank perché ritenuta un'attività più remunerativa, così molti partner di JP Morgan confluirono nella nuova società: Morgan Stanley;
agli interroganti risulta che nel dicembre 2007 il 10 per cento della società è stato acquistato dal Governo cinese tramite China Investment corporation, la stessa società che ha acquistato il 10 per cento del fondo americano di private equity Blackstone group e il 3 per cento della banca londinese Barclays. Nello stesso anno la società ha firmato un accordo con la divisione Financial di ISI holding, fondata nel 2006 dall'imprenditore Francesco Costa e specializzata in marketing etnico, per la distribuzione attraverso la rete ISI group di formule di finanziamento immobiliare fino al 100 per cento, con durata variabile dai 10 ai 40 anni, tramite la controllata Fonspa Bank (100 per cento Morgan Stanley bank international limited);
dal 22 settembre 2008, la Morgan Stanley è divenuta una holding bancaria con facoltà di raccogliere anche depositi a risparmio. Ciò ha comportato l'assoggettamento della holding alla supervisione della Federal reserve bank (FRB) e della Federal deposit insurance corporation (FDIC) con i conseguenti vantaggi rispettivamente: dell'accesso alla "finestra" della FRB per ottenere liquidità e dell'assicurazione sui depositi, fino al massimo consentito, da parte della FDIC;
questo cambiamento è dovuto alla crisi finanziaria, originatasi negli ultimi mesi del 2007 a seguito dell'insolvenza dei mutui subprime (mutui concessi a clientela con scarso merito di credito), che ha colpito le principali banche commerciali e d'investimento americane ed europee nel 2008;
inoltre nel corso di oltre due secoli di storia dell'attuale colosso figurano quasi un migliaio banche di credito ordinario, banche d'affari e holding che vi sono confluite: nel 1799 Aaron Burr (poi vice presidente degli USA) fonda la "Bank of the Manhattan Company"; nel 1871 il leggendario finanziere John Pierpont Morgan e Anthony Drexel, un banchiere di Filadelfia, fondano la "Drexel, Morgan & Co", che poi sarebbe diventata la JP Morgan & Co; nel 1877 John Thompson (editore e finanziere di Wall Street) fonda la "Chase National Bank" (così chiamata in onore di Salomon P. Chase, segretario del Tesoro di Abramo Lincoln), che nel 1930 diventa il più grande istituto di credito del mondo; nel 1930 "Chase National Bank" si fonde con la "Equitable Trust Company", controllata dalla famiglia Rockefeller; nel 1955 "Chase National Bank" e "Bank of the Manhattan Company" si fondono nella "Chase Manhattan Bank"; nel 1996 "Chase Manhattan Corp." si fonde con "Chemical Banking Corp.", dando vita alla maggiore holding bancaria; jP Morgan Chase nasce nel 2000 con la fusione tra "Chase Manhattan Corporation" e "J.P. Morgan & Co."; nel 2004 l'azienda acquista la Bank One of Chicago, quinto gruppo bancario USA; nel 2006 acquisisce il controllo di "Manhattan Financial Corp" che si fonde con "Morgan Manhattan & Co." UK; nel 2008 acquista per 2 dollari ad azione la Bear Stearns, per l'irrisoria somma di 236,2 milioni di dollari; nel 2012 la procura di New York denuncia per frode Bear Sterns e Emc Mortgage, del gruppo JP Morgan, per la truffa dei mutui subprime;
considerato inoltre che:
l'art. 1 della Costituzione recita: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro";
l'art. 41 della Costituzione stabilisce che: "L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali",
si chiede di sapere:
se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;
se non ritenga opportuno prendere una posizione ufficiale di difesa delle istituzioni e della nostra Costituzione, in particolare degli artt. 1 e 41, rispetto a quanto dichiarato dalla JP Morgan, una delle più potenti banche d'affari del mondo, denunciata nel 2012 dal Governo federale americano per speculazioni finanziarie nell'acquisto della banca d'investimento Bear Sterns e una delle presunte responsabili della crisi economico-finanziaria che ancora oggi imperversa in tutti i Paesi europei;
quali misure di competenza voglia intraprendere per preservare e consolidare quanto previsto dalla nostra Costituzione e, in particolare, dall'art. 2, che tutela la dignità della persona ponendola al primo posto rispetto all'economia e alla finanza, e dall'art. 41, per cui il bene pubblico è legge per i mercati in quanto riconosce l'iniziativa economica privata libera, ma questa non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.