Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00171
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Atto n. 3-00171 (con carattere d'urgenza)
Pubblicato il 25 giugno 2013, nella seduta n. 50
PUPPATO , GHEDINI Rita , ESPOSITO Stefano , ALBANO , ROSSI Gianluca , RUTA , CALEO , NACCARATO , PEZZOPANE , MOSCARDELLI , SOLLO , MANASSERO , DE PETRIS , GUERRIERI PALEOTTI , LUMIA , STEFANO , BULGARELLI , ORELLANA , BENCINI , LO MORO , FERRARA Elena , SCALIA , RICCHIUTI , FRAVEZZI , MUSSINI , DE MONTE , LO GIUDICE , PAGLIARI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 123 del 28 maggio 2013 del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 22 aprile 2013 è stato completato il quadro normativo relativo agli interventi di salvaguardia dalla riforma previdenziale dei lavoratori "esodati";
il decreto attua quanto previsto dalla legge n. 228 del 2012 (legge di stabilità per il 2013) in favore di 10.130 persone. In precedenza si era provveduto a tutelare altri 55.000 lavoratori nell'ambito della "spending review" (decreto-legge n. 95 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 135 del 2012) e con il decreto interministeriale dell'8 ottobre 2012, nonché altri 65.000 con il decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, il decreto interministeriale del 1° giugno 2012;
con i 3 provvedimenti finora definiti sono stati complessivamente messi in sicurezza circa 130.000 lavoratori a fronte di circa 200.00 persone nelle medesime condizioni, cui occorre offrire in tempi rapidi le necessarie garanzie;
considerato che:
le norme e le procedure per usufruire della salvaguardia sono complesse, richiedono adempimenti piuttosto macchinosi e implicano una dilatazione dei tempi;
l'Inps ha inviato ai "prosecutori volontari", ovvero a quei lavoratori esodati che continuano a versare i contributi di tasca propria per raggiungere i requisiti minimi della pensione, i bollettini di versamento della rata in scadenza il prossimo 30 giugno 2013;
tra i lavoratori molti ritengono che tali contributi non siano dovuti e che l'Inps ne richieda il pagamento nelle more attuative dei citati provvedimenti;
chi non rientra nel numero dei 130.000 salvaguardati di necessità deve continuare il versamento dei contributi volontari, ma in molti casi ha ormai esaurito l'incentivo economico erogato dal datore di lavoro al momento del licenziamento,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga necessario emanare con la massima urgenza istruzioni semplici, chiare e di facile comprensione che consentano ai cosiddetti prosecutori volontari di capire se i contributi da versare all'Inps entro il 30 giugno 2013 siano effettivamente dovuti e quali effetti producano ai fini pensionistici;
se, pertanto, non ritenga opportuno assicurare i suddetti lavoratori, che ancora non fruiscono delle garanzie previste dai pacchetti di salvaguardia, che gli eventuali versamenti effettuati saranno utili ai fini del calcolo pensionistico.