Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00184
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Atto n. 4-00184
Pubblicato il 15 maggio 2013, nella seduta n. 22
ALBERTI CASELLATI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
in data 17 dicembre 2012 è stato presentato, a firma dell'interrogante, un atto di sindacato ispettivo (4-08859) - al cui contenuto si rinvia - che esponeva i fatti che hanno portato: l'amministrazione della Salute a ritenere possibile l'avvio di uno specifico studio sui risultati della terapia utilizzata dal professor Zamboni dell'Università di Ferrara per curare la sclerosi multipla, il cosiddetto metodo Zamboni; la Regione Veneto ad individuare nell'Azienda Unità locale socio-sanitaria (USSL) 16 di Padova la struttura di riferimento regionale dello studio denominato "Brave Dreams"; l'Azienda ospedaliera universitaria di Ferrara, ente promotore e responsabile dello studio, a sottoscrivere con la struttura patavina una specifica convezione per realizzare tale studio e, pochi giorni dopo, ad escludere il medesimo centro di Padova dalle strutture idonee alla sperimentazione;
alla richiesta di un parere in merito alla vicenda e delle motivazioni che avrebbero portato a tale estromissione, il Sottosegretario di Stato per la salute pro tempore Cardinale il 28 febbraio 2013 ha risposto limitandosi a descrivere - seppur in maniera articolata - il lavoro svolto dal Consiglio superiore di sanità (CSS) in merito agli aspetti clinico-sanitari della possibile correlazione tra sclerosi multipla e insufficienza venosa cerebro-spinale cronica, e, relativamente all'esclusione dell'ente di sperimentazione veneto, riportando le motivazioni della Prefettura di Padova, per cui "L'esclusione, motivata da inappropriatezza della divulgazione dei risultati conseguiti, rispetto alle disposizioni contenute nel protocollo dello studio, ha impedito di fatto l'avvio dello studio stesso, sulla base della convenzione giuridico-economica tra l'ente promotore e l'ente sperimentatore" dell'Azienda USSL n. 16 di Padova;
dalla risposta fornita dal Sottosegretario Cardinale emerge, sulla descritta esclusione, come il Ministero abbia ritenuto di acquisire semplicemente le valutazioni della Prefettura di Padova, non approfondendo - per quanto di propria competenza - la vicenda dell'esclusione, nonostante che sanitari coinvolti nello studio "Brave Dreams", addetti ai lavori e stampa locale abbiano più volte evidenziato come la causa della estromissione non potesse essere ricondotta alla citata "divulgazione dei risultati conseguiti", dato che il 5 dicembre 2012 (giorno della comunicazione dell'esclusione) la sperimentazione (il cui avvio è stato autorizzato il precedente 15 novembre) non era ancora iniziata nella struttura facente capo alla Azienda USSL n. 16 di Padova,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia ancora dell'avviso di "non dover avviare ulteriori specifiche iniziative", come si legge nella risposta del Sottosegretario Cardinale, in merito alla vicenda dell'esclusione, a parere dell'interrogante sorprendente, dallo studio "Brave Dreams" dell'Azienda USSL n. 16 di Padova;
se non ritenga opportuno - nell'ambito delle proprie competenze - svolgere un'adeguata indagine sulla descritta vicenda, per individuarne le cause effettive ed intraprendere le eventuali iniziative per consentire il reinserimento della citata Azienda di Padova nel progetto di sperimentazione del metodo Zamboni, il cui avvio può significare una possibilità di cura per quei pazienti che attendono con ansia e speranza e che, al momento, sono costretti a rivolgersi a strutture esterne al Servizio nazionale o, addirittura, all'estero.