Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00068

Atto n. 4-00068

Pubblicato il 16 aprile 2013, nella seduta n. 13

BORIOLI , FORNARO , ESPOSITO Stefano - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

in data 9 marzo 2013 i Sindaci della provincia di Alessandria interessati alla realizzazione della nuova linea ferroviaria alta velocità Milano-Genova, tratta terzo valico dei Giovi, hanno sottoscritto e inviato ai competenti Ministeri una richiesta di moratoria del processo avviato per il completamento della progettazione esecutiva e l'avvio dei cantieri;

la richiesta sarebbe motivata con il crescente livello di preoccupazione sulla realizzazione dell'opera a causa di una modalità attuativa conflittuale con il territorio che rischia di provocare ricadute ambientali insostenibili;

il tratto essenziale di tale modalità attuativa conflittuale sarebbe individuato nella reiterata latitanza di Rete ferroviaria italiana (RFI) SpA, in qualità di proponente l'opera, e nella difficoltà di interlocuzione con il general contractor;

ciò avrebbe determinato non solo il mancato accoglimento delle istanze avanzate dagli enti locali, ma la sostanziale mancata ottemperanza alle prescrizioni poste in sede Cipe all'atto di approvazione del progetto definitivo, nel 2006;

considerato che a quanto risulta agli interroganti:

le istanze e le prescrizioni richiamate dai Sindaci, oltre agli accordi di programma a suo tempo sottoscritti tra gli enti locali e RFI, tanto in merito al miglioramento della permeabilità delle linee ferroviarie storiche negli attraversamenti urbani quanto in relazione all'obiettivo di valorizzare gli scali ferroviari presenti e sottoutilizzati tra la valle Scrivia e la piana di Alessandria, furono elemento decisivo nel determinare il sostanziale assenso delle amministrazioni locali alla realizzazione dell'opera;

dallo stesso documento che illustra la richiesta di moratoria emergerebbe come la preoccupazione dei Comuni sia legata al rischio di veder preclusa ogni possibilità di prendere parte al processo decisionale di realizzazione dell'opera, restando così compromessa l'opportunità di determinare concrete e positive ricadute per il territorio coinvolto;

il rilevante precedente - nel frattempo intervenuto in tema di grandi infrastrutture con l'istituzione di un osservatorio tecnico ad hoc, insediato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri quale strumento di concertazione territoriale avente lo scopo di armonizzare il processo di progettazione e realizzazione della nuova linea ferroviaria alta capacità Torino-Lione con le esigenze di tutela e valorizzazione dell'ecosistema e delle comunità locali - legittima la richiesta, da tempo avanzata da parte delle comunità locali e già fatta oggetto di iniziative parlamentari nel corso della passata Legislatura, dell'attuazione di un analogo strumento di concertazione che accompagni il processo di completamento della progettazione e di realizzazione della linea ferroviaria alta velocità Genova-Milano, tratta denominata "terzo valico", che presenta caratteristiche dimensionali, finanziarie e di complessità ambientale del tutto simili alla linea Torino-Lione;

lo stesso Governo in carica, nel corso della precedente Legislatura, nella seduta del Consiglio dei ministri n. 52 del 30 ottobre 2012, ha approvato un disegno di legge, mutuato dall'impianto francese del cosiddetto débat public, improntato esattamente a conciliare la complessa integrazione tra i processi realizzativi delle infrastrutture e le esigenze espresse dal territorio;

la recente decisione adottata dal Cipe, che, su richiesta di RFI, ha deciso di sottrarre 240 milioni di euro dal budget finanziario del secondo lotto costruttivo del "terzo valico", per destinarlo ad altri interventi, ha introdotto nuovi e legittimi interrogativi circa le reali intenzioni del proponente l'opera di dare corso alla sua effettiva realizzazione,

si chiede di conoscere:

se, ed eventualmente con quali tempistiche, il Governo intenda istituire, secondo modalità costitutive e operative analoghe a quanto determinato per l'osservatorio tecnico della linea Torino-Lione, un osservatorio tecnico dedicato alla linea Milano-Genova, tratta terzo valico dei Giovi, così come richiesto dalle amministrazioni locali dell'alessandrino;

se intenda procedere rapidamente, e preliminarmente all'avvio di ogni ulteriore attività, ad un'approfondita ricognizione, da effettuare sotto la propria diretta responsabilità, e in contraddittorio con i rappresentanti delle amministrazioni locali, tanto del grado di ottemperanza alle prescrizioni e dagli impegni posti in capo al proponente RFI e al general contractor al momento dell'approvazione del progetto definitivo dell'opera, quanto delle eventuali inadempienze puntualmente denunciate dai Sindaci sottoscrittori della richiesta di moratoria;

se non ritenga opportuno demandare all'istituendo osservatorio la valutazione, l'approfondimento e le decisioni inerenti alle ulteriori istanze avanzate dai Comuni, in particolare in relazione agli aspetti di maggior tutela della salute e dell'ambiente e ai processi di armonizzazione tra gli obiettivi di sistema dell'opera e le sue possibili ricadute positive sul piano dello sviluppo territoriale locale;

se non ritenga necessario localizzare sul territorio interessato dall'opera sia le attività dell'istituendo osservatorio, sia quelle del già istituito osservatorio ambientale.