Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08972

Atto n. 4-08972

Pubblicato il 15 marzo 2013, nella seduta n. 1 della 17ª legislatura

PERDUCA , PORETTI - Ai Ministri dell'interno e degli affari esteri. -

Premesso che dall'estate del 2011, a seguito delle cosiddette primavere arabe e della decisione di decretare un'emergenza relativa al fenomeno dell'immigrazione dal Nordafrica, il Governo italiano ha firmato accordi bilaterali con l'Egitto, la Libia e la Tunisia relativi al rimpatrio di migranti provenienti da quei Paesi;

considerato che:

in oltre un anno sono stati migliaia gli Egiziani e i Tunisini rimpatriati senza che fosse concesso loro il tempo di presentare eventuale richiesta di protezione sussidiaria o umanitaria o di potersi dichiarare rifugiati;

di molti migranti, specie provenienti dalla Tunisia, si sono perse le tracce;

tenuto presente che in tutti e tre i Paesi permangono situazioni di totale incertezza dal punto di vista della legalità e della legittimità istituzionale e che, tanto in Egitto quanto in Libia, si sono verificati sia episodi di violenza tra gruppi di cittadini che scontri armati con la polizia e l'esercito;

considerato che in Tunisia la situazione resta particolarmente preoccupante ed incerta specie nel Sud del Paese;

considerato infine che a nessuna delle interrogazioni presentate dagli interroganti relative alla tematica oggetto del presente atto è mai stata fornita risposta esaustiva,

si chiede di sapere:

se il Governo ritenga opportuno rendere noti i termini degli accordi siglati nel 2011 ed eventuali loro aggiornamenti occorsi negli ultimi mesi;

se non ritenga opportuno offrire una statistica aggiornata relativa a quanti cittadini, egiziani, tunisini e libici, siano stati effettivamente rimpatriati;

se non intenda rendere noto quanti cittadini, e da quali Paesi, siano arrivati in Italia transitando dai tre Paesi richiamati;

se, alla luce dei disordini nei Paesi di origine, non ritenga opportuno sospendere i citati accordi, per consentire la possibilità di applicare ai migranti quanto previsto dalle Convenzioni di Ginevra in materia di asilo.