Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01078

Atto n. 3-01078

Pubblicato il 4 giugno 2003
Seduta n. 409

PIZZINATO, BATTAFARANO, MACONI, BAIO DOSSI, PILONI, MALABARBA, PIATTI, RIPAMONTI, PAGLIARULO. - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle politiche agricole e forestali e per l'innovazione e le tecnologie. -

Premesso che:

la Direzione italiana del Gruppo ABB, negli incontri con le parti sociali tenutisi - alla fine di maggio ed all'inizio di giugno - presso l'Associazione Industriali Lombarda, ha comunicato la modifica dei piani industriali e dei programmi produttivi degli stabilimenti italiani concordata con i sindacati nel 2002, che comporta la chiusura di stabilimenti e l'espulsione, nei prossimi 18-24 mesi, dall'attività lavorativa di 450 lavoratori;

l'attuale assetto della divisione italiana della multinazionale ABB - che attualmente ha 7.900 addetti - è frutto di molteplici ristrutturazioni intervenute negli ultimi decenni che hanno comportato il taglio di migliaia e migliaia di posti di lavoro ed attualmente ha stabilimenti in diverse province italiane;

le misure prospettate dall'azienda prevedono la chiusura dell'attività produttiva dello stabilimento di Vittuone (con la concentrazione dell'attività a Pomezia), con conseguente perdita del posto di lavoro per 234 lavoratori dell'ex Elettrocondutture trasferiti negli anni scorsi da Milano a Vittuone, che produce congiuntamente allo stabilimento situato a Pomezia interruttori e differenziali per il mercato mondiale;

proprio in queste settimane all'ABB Sace è stata assegnata, in occasione della Mostra internazionale dell'elettronica svoltasi a Milano, la targa riconoscimento Intel-Tecnologia per l'alta qualità degli interruttori scatolati, progettati e realizzati nello stabilimento ex Elettrocondutture di Vittuone;

considerati la cessazione della residua attività di trasformatori dello stabilimento di Pomezia, e l'avvio della costruzione di un nuovo stabilimento presso questa località con la concentrazione delle attività dell'ex Elettrocondutture;

il trasferimento dei 130 lavoratori della ex Sae con sede a Sesto San Giovanni allo stabilimento ABB-Adda di Lodi;

la costruzione di un nuovo stabilimento ABB di Lodi che dovrebbe sostituire l'attuale insediamento e presso il quale spostare l'insieme dei lavoratori di queste attività;

la ulteriore riduzione di personale nelle attività ex Mc e Metals, Carta e Marine;

la dismissione delle attività ex Dacom, Telecogen e collegate;

posto che i processi di ristrutturazione sopra descritti comportano, oltre all'espulsione dal lavoro di 450 lavoratori, una nuova mobilità per centinaia e centinaia di lavoratori da posto di lavoro ad altro luogo di lavoro, dopo che negli scorsi anni avevano già dovuto mutare professione e località di lavoro, in qualche caso, lontani decine di chilometri l'uno dall'altro,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano assurdo che si chiuda uno stabilimento (ex Elettrocondutture Vittuone) proprio dopo che una Mostra internazionale ha riconosciuto e premiato l'alta qualità dei prodotti realizzati;

se non ritengano, trattandosi di una delle maggiori multinazionali, di convocare le parti al fine di rivedere il piano di ristrutturazione e salvaguardare l'occupazione;

quali misure essi intendano adottare perché la divisione ABB Italia non riduca ulteriormente i suoi organici;

quali iniziative e misure intendano adottare a tutela dell'occupazione e dei redditi di questi lavoratori.