Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08418

Atto n. 4-08418

Pubblicato il 16 ottobre 2012, nella seduta n. 814

FERRANTE , DELLA SETA - Ai Ministri dell'interno e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

in un articolo pubblicato su "avvenire.it" del 13 ottobre 2012, si legge: «La Golf bianca si ferma sul margine della strada. Si avvicina un giovane immigrato africano. Apre lo sportello e scarica un grande sacco giallo pieno di rifiuti e un vecchio aspirapolvere. La signora alla guida allunga la mancia. Il ragazzo appoggia l'aspirapolvere accanto a un mucchio di pezzi di metallo, rovista a mani nude nel saccone alla ricerca di qualche rifiuto di qualità e il resto lo butta su un enorme cumulo di altri sacchetti. Siamo a Lago Patria, frazione di Giugliano, 120mila abitanti, la terza città della Campania, a nord di Napoli. Comune nel quale è in corso la verifica per accertare se ci siano state infiltrazioni camorriste. Siamo nel cuore della "terra dei fuochi" e del disastro dei rifiuti»; questa è la desolante immagine di degrado e illegalità che emerge dalla lettura dell'articolo;

questa scena si ripete anche «in via Santa Maria a Cubito, a Vercaturo, altra frazione di Giugliano». Ci sono altri «quattro immigrati» che hanno «già separato metalli, uno specchio, alcune sedie, biciclette e tricicli per bambini. Anche qui le auto dei cittadini scaricano e lasciano la mancia. (...) Si ferma un camioncino con alcuni rom. Trattano con gli immigrati, poi pagano e caricano i rifiuti selezionati, soprattutto i metalli. (...) E il lavoro continua con un altro camioncino. Ma il cerchio non è ancora chiuso. Proprio accanto agli immigrati c'è un camion con a bordo un piccolo escavatore bobcat (...) della Senesi, la ditta che dovrebbe svolgere la raccolta dei rifiuti a Giugliano», che attende la fine della giornata e la fine della selezione. Quando a sera arriva un auto compattatore, il «bobcat viene fatto scendere con l'aiuto degli immigrati, carica i rifiuti che vengono poi portati all'impianto Stir. E si fa spazio per nuovi scarichi e una nuova selezione». Tutto questo è drammaticamente descritto nel citato articolo;

queste scene si ripetono anche di fronte «alla scuola elementare don Salvatore Vitale. È l'ora dell'uscita dei bambini. Ma proprio davanti c'è un'altra piazzola di smistamento abusiva. Anche qui due immigrati, col loro mucchio dei metalli e rifiuti "preziosi"»;

tutto questo «senza che né un vigile né un responsabile della scuola intervenga. Eppure il pericolo per i piccoli è evidente. Abraham, 22 anni, del Ghana, uno dei due giovani, spiega di essere in Italia da tre anni e di non avere lavoro. Così passa 5 ore tra i rifiuti, guadagnando intorno a 10 euro»;

a questo punto una domanda è d'obbligo: «cosa sta succedendo a Giugliano? Nella città ci sarebbe la raccolta differenziata porta a porta, affidata proprio alla Senesi. E infatti in giro non si vedono cassonetti. Ma il sistema in realtà non funziona. I dati ufficiali della Regione dicono appena il 14 per cento ma è anche peggio. "Noi separiamo i nostri rifiuti - ci spiega un cittadino - ma nessuno viene a prenderli e allora li mettiamo sotto casa. Ma poi di notte vengono col bobcat e mettono tutto nell'autocompattatore"»;

ma la situazione è ancora più paradossale se si visitano i «"Centri di conferimento assistito" gestiti dalla Senesi in via Ripuaria». Qui «vediamo solo i contenitori (pochi) per la plastica, la carta, il vetro e gli abiti usati. Non vediamo metalli, né rifiuti elettrici. Strano. Entriamo. C'è un auto con alcuni rom che stanno caricando proprio metalli, cassette, e cercano anche di recuperare abiti e scarpe. Il tutto chiacchierando con uno degli addetti al centro. Lo fanno gratis o pagano? E perché nessuno interviene?»;

è importante evidenziare come la Legambiente con vari dossier, tra i quali "Triangolo della morte Acerra-Nola-Marigliano e Terra dei fuochi", da anni denuncia lo smaltimento illegale di rifiuti, e in particolare di quelli tossici, in Italia e in questa parte della Campania;

nell'articolo si sottolinea che il 24 settembre 2012 «la Guardia di finanza e la polizia provinciale hanno effettuato una perquisizione negli uffici del Comune su incarico della procura di Napoli. Si indaga proprio sull'affidamento del servizio rifiuti. L'ipotesi sarebbe truffa. Ma forse la storia delle piazzole alternative non la conoscono neanche loro»,

si chiede di conoscere:

se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto descritto e, nel caso, quali controlli siano stati posti in essere, in modo da reprimere tali fenomeni e il loro impatto sull'ambiente e sulla salute dei cittadini;

quale risulti essere la situazione effettiva della gestione dei rifiuti nella regione Campania, con particolare attenzione ai "Centri di conferimento assistito" di Giuliano, gestiti dalla Senesi, alla luce del persistere di una situazione di degrado ambientale assai grave.