Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08259

Atto n. 4-08259

Pubblicato il 25 settembre 2012, nella seduta n. 800

DELLA SETA , FERRANTE - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

premesso che:

dalle ore 23.30 del 24 settembre 2012 l'aeroporto "G.B. Pastine" di Ciampino è stato chiuso per riaprire dopo 9 giorni, il 2 ottobre. Tutti i voli civili da e per l'aeroporto sono stati spostati nell'altro scalo romano di Fiumicino. Il motivo della sospensione del servizio sono i lavori di rifacimento della pista già programmati da tempo. Tutto il personale è stato già trasferito e per i passeggeri di Ciampino sono stati predisposti i terminal 2 e 3 di Fiumicino per effettuare le operazioni di accettazione e di imbarco;

questo cambiamento, sia pure temporaneo, dimostra la fattibilità della delocalizzazione dei voli nel "Leonardo da Vinci", che ha ampia capienza disponibile;

si evidenzia che il Comitato per la riduzione dell'impatto ambientale dell'aeroporto di Ciampino ha consegnato al Ministro delle infrastrutture e trasporti, il 17 luglio 2012, un appello sottoscritto dalle amministrazioni locali di Marino, Ciampino e Municipio X, da sindacati e associazioni ambientaliste, con il quale si chiede non solo di non accogliere il piano di sviluppo di Aeroporti di Roma ed Enac, per quanto riguarda Ciampino, ma soprattutto di avviare un piano di risanamento attraverso l'unica strada praticabile, quella della riduzione del voli;

si sottolinea che il traffico aereo a Ciampino è già cresciuto oltre ogni limite di compatibilità ambientale: dal 2001 si è passati da 700.000 passeggeri all'anno sino ai 5 milioni e mezzo del 2008. È del tutto evidente che questo aumento è avvenuto in modo totalmente incontrollato, senza rispettare nessuna legge di tutela ambientale. Come ha più volte rilevato, con lettere ufficiali, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a Ciampino sono state disattese sia norme nazionali, sia direttive europee, in particolare quelle sulla valutazione di impatto ambientale e sulla valutazione ambientale strategica;

si evidenzia che l'Arpa Lazio aveva fissato per l'aeroporto di Ciampino un limite massimo di 61 movimenti aerei al giorno, mentre oggi sono 160. Inoltre Aeroporti di Roma doveva presentare entro gennaio 2012 la mappa delle zone inquinate: mappa, ad oggi, mai inviata ai Comuni, mentre il 12 dicembre 2011 Aeroporti di Roma e Enac hanno presentato un piano di sviluppo che prevede un ulteriore aumento di voli e passeggeri da qui al 2021, in spregio alla zonizzazione acustica dei territori limitrofi all'aeroporto, scaturita dalla Conferenza dei servizi del luglio 2010 e ratificata dalla Giunta regionale del Lazio nell'ottobre 2010;

si ricorda che gli interroganti hanno già presentato diversi atti di sindacato ispettivo sulla questione ambientale dell'aeroporto,

si chiede di sapere:

se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario, tenuto conto della gravità della situazione ambientale a Ciampino, attivarsi con iniziative di competenza al fine di pervenire ad un drastico ridimensionamento dell'aeroporto in termini di numero di voli;

se, considerata l'attuale, temporanea, delocalizzazione dei voli nell'aeroporto di Fiumicino, non ritengano opportuno intervenire per rendere definitivo lo spostamento dei voli commerciali, almeno sino a quando non saranno operative eventuali soluzioni alternative, attraverso l'applicazione urgente del regolamento (CE) n. 1008/2008 che, all'art. 20, in presenza di gravi problemi di carattere ambientale, consente allo Stato membro di limitare o proibire l'esercizio dei diritti di traffico in un dato scalo.