Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08019

Atto n. 4-08019

Pubblicato il 24 luglio 2012, nella seduta n. 775

DELLA SETA , FERRANTE - Ai Ministri per i beni e le attività culturali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

l'associazione "Latium vetus" organizza periodicamente visite guidate nell'agro romano, allo scopo di sensibilizzare sulle sue bellezze spesso trascurate o del tutto abbandonate;

queste visite, come denunciato più volte dalle associazioni ambientaliste, da comitati di cittadini e dalla stessa associazione Latium vetus, servono anche ad accendere i riflettori sui rischi che ciò che resta della campagna romana venga rapidamente "mangiato" dalla cementificazione abusiva o anche legale;

esempio di questo pericolo è il caso della torre medievale di Santa Maria in Fornarola, costruita sopra un meraviglioso sepolcro romano del II secolo dopo Cristo perfettamente conservato, che è minacciata dal progetto edificatorio di "Paglian Casale", che prevede una grande colata di cemento, in spregio ad un vincolo paesaggistico e idrogeologico, lungo un tratto della via Ardeatina;

si parla di un piano di edilizia convenzionata e compensatoria voluto e portato avanti dalle società di Francesco Gaetano Caltagirone. Un progetto che prevede la costruzione di un milione di metri cubi di cemento, autorizzato nel 2010 dal Ministro pro tempore per i beni e le attività culturali del Governo di centro-destra ma che appare in radicale contrasto con il codice dei beni culturali e dal paesaggio e con la stessa Convenzione europea sul paesaggio firmata a Firenze nel 2000;

il progetto si trova attualmente in attesa del parere della Commissione VIA del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,

si chiede di conoscere:

se i Ministri in indirizzo non intendano verificare il rispetto delle norme urbanistiche e di quelle in materia di vincoli paesaggistici, ambientali e architettonici a tutela di beni storici, paesaggistici e culturali;

se non intendano accertare se siano state seguite tutte le procedure che impongono un corretto utilizzo dei beni architettonici e paesaggistici;

se non intendano immediatamente procedere alla sospensione dell'iter della VIA fino al momento in cui sia terminato un attento accertamento della legittimità e della piena validità delle autorizzazioni rilasciate dagli organi competenti nonché dell'eventuale sussistenza delle altre irregolarità ipotizzate.