Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02815

Atto n. 3-02815 (con carattere d'urgenza)

Pubblicato il 24 aprile 2012, nella seduta n. 715

VIMERCATI - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -

Premesso che:

si apprende dagli organi di stampa che il dato relativo ai decessi per incidenti stradali nel 2010 potrebbe essere enormemente più alto rispetto alla cifra riportata dall'Istat;

secondo quest'ultima, le vittime della strada ammonterebbero a 4.090 unità, una stima che conterrebbe un errore per difetto di oltre 600 persone, poiché le vittime sarebbero in realtà più di 4.700;

queste morti verrebbero conteggiate dallo Stato come scomparse per cause naturali, mentre per l'Istat i deceduti risulterebbero ancora in vita;

l'allarme è stato lanciato dall'associazione Lorenzo Guarnieri, fondata da Stefano Guarnieri a seguito della scomparsa del figlio in un incidente stradale;

l'associazione, dopo aver scoperto che la scomparsa di Lorenzo non è stata mai rilevata dall'Istat, ha lanciato un'indagine in collaborazione con l'Istituto di ricerca e programmazione economica per la Toscana (IRPET), scoprendo dei dati allarmanti:

nella Provincia di Firenze, dove nel 2010 sono morte 69 persone, l'Istat ne ha conteggiate appena 58 e il Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale (SIRSS) della Regione Toscana ne riporta 59;

nella Provincia di Forlì-Cesena nello stesso 2010 le vittime per incidenti stradali sono stati 39 (fonte l'Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale - ASAPS) mentre l'Istat ne ha rilevate 34;

commisurando l'errore, pari al 15 per cento delle vittime nelle Province in questione, sull'intero territorio italiano, è possibile stimare che i decessi dovuti ad incidenti stradali siano in realtà ben maggiori dei 4.090 riportati dall'Istat, e arrivino a contare oltre 4.700 unità;

se quanto avvenuto nelle Province di Firenze e di Forlì-Cesena fosse accaduto in tutte le altre Province italiane, significherebbe che la mortalità sulle strade non sarebbe affatto in calo, come riportato il 4 aprile 2012 dal Ministro Cancellieri in sede di audizione presso la IX Commissione permanente (Trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei deputati ma sarebbe addirittura in crescita;

le vittime della strada nel 2010 potrebbero dunque essere 4.703, in aumento rispetto alle 4.237 del 2009 (con un incremento pari all'11 per cento);

la stessa indagine effettuata dall'associazione Guarnieri illustra come l'approssimazione nella raccolta dei dati sia relativa non solo alla quantità ma anche alla qualità degli stessi, poiché l'incidente che ha causato la scomparsa di Lorenzo Guarnieri, avvenuto per via di un motorino guidato da un individuo in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di droghe, è stato conteggiato come provocato dalla distrazione;

è evidente come tale manchevolezza, sia a livello del numero dei decessi che in relazione alle cause degli incidenti mortali, determini grosse criticità nella predisposizione di politiche atte a incrementare la sicurezza stradale, prevenendo gli incidenti e riducendo il numero di vittime e di feriti,

si chiede di sapere:

se, secondo il Ministro in indirizzo, sulle base di fonti interne al Ministero, i dati riportati dall'indagine effettuata dall'Associazione Guarnieri corrispondano al vero;

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di tali criticità nella raccolta dei dati sugli incidenti stradali;

quali rapidi interventi intenda attuare per verificare ed eventualmente migliorare le procedure di raccolta dei dati relativi agli incidenti stradali, in modo da garantire un'adeguata certezza su quanto accade effettivamente sulle strade italiane e porre appropriati correttivi mediante politiche volte a incrementarne la sicurezza.