Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07146
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Atto n. 4-07146
Pubblicato il 21 marzo 2012
Seduta n. 697
PERDUCA , PORETTI - Al Ministro della giustizia. -
Considerato che:
la casa circondariale "Santa Maria Maggiore" a Venezia, a differenza della tendenza a livello nazionale, ha conosciuto dall'entrata in vigore del decreto cosiddetto Severino o "svuota carceri" (decreto-legge n. 211 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9 del 2012) un miglioramento sensibile rispetto allo stesso periodo del 2011, registrando 80 detenuti in meno, ma tuttora opera nell'illegalità a causa del sovrannumero di ristretti, 273 reclusi a fronte di una capienza regolamentare di 152 e "tollerata" di 225 (in una cella angusta e scarsamente areata sono costrette 7 persone), oltre alla carenza di agenti di custodia, mancandone all'appello 80 (dovrebbero essere 190 in organico, ma tra nucleo navale, traduzioni e affidamenti ad altri uffici, ne risultano 120 de facto: tra ferie e malattie, quindi, in media 17 agenti di giorno e 12 di sera). A ciò si aggiunge una dotazione tecnologica ormai vetusta che costringe, ad esempio, a contattare talune sentinelle mediante telefono privato;
lo stesso Ministro in indirizzo ha dichiarato che il nuovo carcere di Venezia non verrà realizzato e che i 900.000 euro risultano pertanto "bloccati" per un istituto che non si farà;
presso la casa circondariale "Santa Maria Maggiore" di Venezia non è presente alcun mediatore culturale a fronte di una popolazione carceraria marcatamente multietnica;
a quanto dichiarato da alcuni detenuti, la magistratura di sorveglianza non ha visitato i luoghi di detenzione né risponde alle varie istanze inoltrate con tempi certi,
si chiede di sapere:
se, e in che tempi, il Ministro in indirizzo intenda attivarsi per finanziare l'ammodernamento delle strutture del carcere di Venezia in modo da consentire una separazione tra il reparto penale e quello giudiziario;
se e in che tempi intenda integrare l'organico della Polizia penitenziaria;
se intenda verificare l'operato della magistratura di sorveglianza in merito all'aderenza alla normativa di riferimento.