Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-07050
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Atto n. 4-07050
Pubblicato il 13 marzo 2012
Seduta n. 690
CONTINI - Ai Ministri della difesa e degli affari esteri. -
Premesso che:
Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, i due marò italiani, sono ancora in arresto nel carcere di Kollam in India, struttura separata del complesso penitenziario centrale di Trivandrum, dopo l'incidente in cui il 15 febbraio 2012 persero la vita due pescatori indiani nelle acque internazionali antistanti alla regione del Kerala;
dal 19 febbraio, giorno in cui i militari si sono consegnati alle autorità indiane, un pool di politici, diplomatici, militari, esperti e tecnici delle mediazioni hanno lavorato per costruire una strategia difensiva con l'obiettivo di dirimere la vicenda utilizzando le ordinarie norme del diritto internazionale al fine di riportarli e, se necessario, processarli in Italia;
autorevoli accademici di diritto internazionale sostengono che i due soldati hanno agito nell'ambito di una funzione ufficiale per conto dello Stato italiano adempiendo un accordo anti-pirateria previsto dalla legge italiana e autorizzato dal Consiglio di sicurezza dell'Organizzazione delle Nazioni Unite; pertanto, si dovrebbe loro applicare il principio dell'immunità funzionale, regola consuetudinaria del diritto internazionale che vige sin dal 1700, in base alla quale gli atti di un organo dello Stato connesso all'esercizio delle funzioni vanno imputati allo Stato e non alle persone che li hanno commessi;
i maggiori giuristi italiani sottolineano che la forzatura legale dei giudici indiani diventa incontrovertibile considerando che i due marò hanno agito senza dubbio alcuno in acque internazionali;
il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Staffan De Mistura, accorso sul posto negli ultimi giorni, dopo aver ingaggiato un braccio di ferro con il direttore del carcere di Kollam volto ad impedire che i marò fossero privati della divisa e messi in una cella comune, ha chiesto ai soldati di non obbedire agli ordini delle autorità del posto e ha preteso che gli stessi potessero indossare la divisa, fare telefonate, ricevere persone, disporre di cibo italiano e fossero collocati in una struttura di sorveglianza alternativa al carcere;
lo stesso De Mistura ha ravvisato un particolare clima politico ostile che si respira nella regione del Kerala proprio in vista delle elezioni amministrative che si terranno ad aprile 2012, riferendo di un chief minister locale poco collaborativo a causa delle pressioni delle famiglie dei pescatori morti in circostanze analoghe e rimasti impuniti;
considerato che:
il ministro Terzi ha incontrato l'ambasciatore indiano a Roma, Debrata Saha, al quale, nel riportargli il disappunto di un intero Paese per l'inaccettabile irrigidimento delle autorità indiane, ha ribadito il concetto dell'esclusività della competenza giurisdizionale italiana su quanto accaduto, esortando l'alto funzionario di Delhi a trasmettere al suo Governo le forti preoccupazioni per il clima di risentimento anti-italiano che rischia di pregiudicare la correttezza delle procedure di accertamento dell'accaduto e quindi di alterare l'attribuzione della responsabilità penale ai soggetti sottoposti alla misura carceraria;
il ministro Severino ha spiegato che la vicenda si inquadra nella missione diplomatica-militare europea anti-pirateria "Atalanta" volta a fronteggiare i frequenti attacchi alle imbarcazioni mercantili e turistiche lungo le maggiori direttrici di traffico marino dell'oceano Indiano, pertanto disciplinata dalle norme a tal uopo previste dall'ordinamento internazionale;
il Presidente del Consiglio dei ministri Monti ha ribadito con forza la ferma intenzione del Governo di rivendicare un trattamento per i due cittadini italiani che rifletta pienamente il loro status giuridico, evitando di creare un pericoloso precedente in materia di missioni internazionali di pace e di contrasto alla pirateria, mettendone a repentaglio la riuscita e le finalità;
atteso che:
la portavoce della delegata alla politica estera dell'Unione europea, Catherine Ashton, ha reso noto che il Governo italiano non ha chiesto aiuto o assistenza all'UE;
una delegazione del dipartimento della Marina indiana è salita nelle ultime ore a bordo della nave "Enrica Lexie" per svolgere presumibilmente controlli legati alla scatola nera, al logbook della nave e ai test balistici;
l'operazione amministrativa, come si evince da autorevoli agenzie informative, si è svolta sotto il controllo dell'Ambasciata italiana e da parte di tre rappresentanti della Marina, anche per dissipare dubbi sulla mancata registrazione delle informazioni di bordo,
si chiede di sapere:
quali misure il Governo intenda adottare affinché i due soldati vengano regolarmente riportati in Italia nel più breve tempo possibile;
come intenda assicurare, d'intesa con le autorità competenti indiane, la maggiore sicurezza possibile per l'incolumità fisica dei militari rinchiusi nel penitenziario a sud del Paese asiatico, anche alla luce del sentimento anti-italiano diffusosi tra la gente del posto;
se non intenda imporre il rispetto delle norme di diritto internazionale quali uniche regole imperative per la soluzione delle controversie nascenti tra gli Stati in territorio neutrale;
se non intenda attuare contromisure legittime come l'interruzione dei rapporti diplomatici e commerciali, chiedere l'apertura di una commissione d'inchiesta o di arbitrato o esperire uno dei 4 sistemi di risoluzione delle controversie previste dalla Convenzione dell'ONU sul diritto del mare davanti al Tribunale internazionale del mare.