Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 2-00439
Azioni disponibili
Atto n. 2-00439 (procedura abbreviata)
Pubblicato il 8 marzo 2012, nella seduta n. 688
FIORONI , ADAMO , AGOSTINI , ARMATO , BUBBICO , CECCANTI , CERUTI , COSENTINO , DE LUCA Cristina , DEL VECCHIO , DELLA MONICA , DELLA SETA , DI GIOVAN PAOLO , FERRANTE , FONTANA , GRANAIOLA , LEGNINI , MARCENARO , MARINARO , MAZZUCONI , MICHELONI , MONACO , NEGRI , PEGORER , PIGNEDOLI , PORETTI , RUSCONI , SANGALLI , SANNA , SOLIANI , TOMASELLI , TONINI , VITA , VITALI - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dell'interno. -
Premesso che:
da notizie a mezzo stampa e dalla denuncia fatta pervenire agli interpellanti da parte di alcune associazioni di consumatori, si apprende dell'eventualità che nel settore delle energie rinnovabili sia stata predisposta una poco limpida operazione ai danni di oltre un migliaio di cittadini residenti in circa 1.400 comuni italiani;
dalle informazioni a disposizione degli interpellanti si apprende che il 30 luglio 2008 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ha concesso il patrocinio morale per il convegno «100 impianti in 100 comuni d'Italia» in programma a Fiuggi (Frosinone) per il giorno 31 luglio 2008, promosso dall'associazione ENER (Ente nazionale energie rinnovabili), associazione non riconosciuta e senza fini di lucro;
sul sito Internet dell'ENER sono rinvenibili sia il riferimento al patrocinio morale del Ministero al convegno sia la lettera che, il 30 luglio 2008, il segretario particolare del Ministro ha indirizzato al direttore dell'ente, comunicando la concessione del patrocinio morale (protocollo n. 03892/58);
il convegno era finalizzato a pubblicizzare il progetto «100 impianti fotovoltaici in 100 comuni d'Italia» promosso dalla stessa ENER. Tale iniziativa prevedeva la costruzione di 10.000 micro centrali elettriche da 3 chilowatt per un totale di 30 megawatt, da realizzare in 18 mesi con un investimento complessivo pari a 200 milioni di euro;
l'impianto fotovoltaico avrebbe dovuto essere realizzato dalla società Energesco, con la quale ENER aveva stipulato una partnership tecnica, per il costo complessivo di 21.890 euro comprensivi di IVA, per impianto; i singoli cittadini avrebbero poi dovuto restituire una somma, comprensiva di interessi, pari a circa 28.000 euro;
in numerose regioni italiane molti enti locali - la cui lista pare interamente rinvenibile sul sito dell'ENER - hanno aderito al progetto, persuasi della validità della proposta e dall'affidabilità dei soggetti coinvolti, anche alla luce del patrocinio, ben pubblicizzato, del Ministero dell'ambiente;
in virtù di tali considerazioni gli enti locali hanno sostenuto la diffusione del progetto e promosso un «bando» pubblico con il quale si sarebbero determinate le graduatorie di cittadini richiedenti per l'ottenimento di un impianto fotovoltaico (gazebo o pensilina fotovoltaici);
il «bando» prevedeva la possibilità di accedere a un finanziamento per l'installazione di un impianto fotovoltaico su terreno del richiedente, con cessione all'Energesco del conto energia erogato dal gestore servizi energetici (Gse) a installazione ultimata. Energesco avrebbe provveduto poi a rimborsare le rate mensili del finanziamento. Questo dal momento che, per legge, il finanziamento andava richiesto dai singoli fruitori, che sarebbero stati successivamente rimborsati da parte dell'azienda;
i consumatori (a quanto risulta ciò avveniva, in alcuni casi, anche in presenza di rappresentanti delle istituzioni) hanno sottoscritto una scrittura privata, nella quale erano fissati i termini e le condizioni con cui Energesco avrebbe costruito tali impianti su terreni di loro proprietà entro e non oltre il 31 dicembre 2010;
i cittadini hanno contestualmente sottoscritto una proposta di finanziamento finalizzato all'acquisto dell'impianto fotovoltaico, indirizzata alla BBVA Finanza SpA di Bilbao, alla Santander e ad altre finanziarie per un valore complessivo di oltre 22.000 euro, da restituire in rate mensili di circa 350 euro per un importo finale, interessi compresi, di circa 28.000 euro a carico di ogni cittadino;
considerato altresì che:
in particolare in Umbria circa 400 cittadini (secondo una stima fornita da Federconsumatori), rassicurati dalla presenza degli enti pubblici patrocinanti l'iniziativa, una volta sottoscritta la proposta di finanziamento finalizzato all'acquisto del gazebo, non avrebbero né visto realizzato l'impianto né ottenuto il rimborso delle rate come pattuito e, quindi, sarebbero stati costretti a rimborsare, pagando in prima persona l'importo totale, comprensivo di interessi, per un ammontare di circa 28.000 euro;
a fronte di questi fatti molti cittadini, anche assistiti da associazioni di consumatori, si sono rivolti alla magistratura, riuscendo ad ottenere che un'ordinanza del tribunale sospendesse il pagamento delle rate per 18 mesi;
la magistratura umbra ha posto sotto sequestro i pochi pannelli effettivamente installati, perché risultati derivanti da furti effettuati altrove;
valutato, infine, che fonti giornalistiche, le quali parlano espressamente di "truffa", e le associazioni a tutela dei consumatori stimano in circa 22 milioni di euro l'ammontare complessivo dei costi a danno dei cittadini di tali operazioni,
si chiede di sapere:
se il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, oltre al patrocinio morale del convegno promosso da ENER il 31 luglio 2008, abbia concesso un ulteriore patrocinio o sostegno di altra natura al progetto «100 impianti in 100 comuni d'Italia»;
se abbia inteso incentivare, con contributi di qualsivoglia specie, il progetto in questione o le associazioni o società coinvolte;
sulla base di quali considerazioni e rassicurazioni in merito all'affidabilità dell'associazione ENER il Ministero avesse concesso il patrocinio morale al convegno;
quali siano le iniziative che tempestivamente il Ministro dell'ambiente intende adottare per contribuire alla soluzione positiva della situazione, pur nel rispetto delle indagini della magistratura ancora in corso;
se il Ministro dell'interno sia a conoscenza dei fatti e se non ritenga di dover assumere delle iniziative per accertare le circostanze in cui numerosi enti locali hanno sostenuto e pubblicizzato le attività di ENER e Energesco, in considerazione della fiducia che centinaia di cittadini hanno riposto nel progetto anche perché sostenuto dagli enti locali.