Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06626

Atto n. 4-06626

Pubblicato il 18 gennaio 2012
Seduta n. 659

ANDRIA , VITA , ARMATO , INCOSTANTE , CHIAROMONTE - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per gli affari regionali, il turismo e lo sport. -

Premesso che:

il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il cui omonimo Ente ha sede amministrativa in Vallo della Lucania (Salerno), rappresenta un'area a notevole vocazione storico-naturalistica ed è per questo incluso nell'elenco dei patrimoni mondiali dell'umanità (UNESCO), oltre ad essere riconosciuto quale "riserva di biosfera" e di sviluppo della "dieta mediterranea";

a seguito della necessità di far fronte all'ennesima crisi emergenziale nel settore dei rifiuti, il Presidente della Regione Campania, on. Stefano Caldoro, ha provveduto alla nomina di un commissario, il Prefetto Tino Vardé, per l'individuazione di nuovi siti per la realizzazione di discariche in Campania ed in particolare in Provincia di Salerno;

il Presidente della Provincia di Salerno, on. Edmondo Cirielli, a seguito di tale nomina, ha invitato nell'agosto 2011, i sindaci della Provincia ad individuare e mettere a disposizione del commissario eventuali siti per destinarli alle verifiche di idoneità quali impianti di discarica;

a seguito della indisponibilità dei sindaci, il presidente Cirielli ha suggerito un indirizzo al commissario per l'individuazione di almeno 4 siti di discarica per ciascuno degli ambiti provinciali (Agro-nocerino, Piana del Sele, Vallo di Diano e Cilento);

anche per effetto dello studio condotto dalla SEED (gruppo di Ingegneria sanitaria ambientale dell'Università di Salerno), coordinato da Vincenzo Belgiorno, venivano individuati i seguenti siti di: Nocera Inferiore, Battipaglia, Caggiano e Laurito. Da precisare che da quello studio non è emerso alcun sito ricadente sul territorio comunale di Vallo della Lucania;

a seguito della localizzazione di Laurito, nel cuore del Parco del Cilento e Vallo di Diano, sono sorti comitati spontanei di cittadini, che, anche attraverso il supporto di tanti sindaci dell'area Parco, si sono fermamente e pacificamente opposti alla decisione di impiantare una discarica di oltre 110.000 metri cubi;

dopo le citate manifestazioni, la comunità del Parco si riuniva a Montano Antilia, nel dicembre 2011, e procedeva alla ratifica di uno studio di pre-fattibilità realizzato dal Consorzio SA4 e proposto dal sindaco di Vallo della Lucania, che prevede la realizzazione di un cosiddetto polo ecologico da realizzarsi sul territorio comunale di Vallo della Lucania in alternativa alla discarica di Laurito. Tale polo consiste nella realizzazione impiantistica di: a) un impianto di digestione anaerobica e compostaggio della frazione organica; b) un impianto di selezione e trattamento della frazione secca residuale; che si integrano al preesistente impianto di selezione ubicato a Vallo Scalo nel Comune di Casal Velino; c) un impianto di stoccaggio definitivo di 40.000 tonnellate per le frazioni residuali del trattamento;

tale proposta viene approvata all'unanimità dall'Assemblea, a condizione che: 1) venga prioritariamente riconosciuta l'autonomia gestionale da parte del territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano da Parte della Provincia di Salerno; 2) venga realizzato un piano industriale che supporti dal punto di vista economico la realizzazione degli impianti; 3) venga riconosciuta l'idoneità del sito individuato dal Comune di Vallo della Lucania;

la Provincia di Salerno prima ed il commissario Vardé subito dopo approvarono tale proposta, sospendendo momentaneamente l'esecuzione dei sondaggi e delle indagini geologiche previste per il sito di Laurito;

il sindaco di Vallo della Lucania, a quanto risulta, monocraticamente, senza cioè alcun coinvolgimento del Consiglio comunale, né preventiva informazione ai cittadini, procedeva ad indicare in località Mazzavacche l'area da destinare a polo ecologico per l'intero territorio cilentano, autorizzando la realizzazione dei sondaggi che il commissario Vardé di lì a poco ha disposto, con lo spiegamento di un notevole numero di poliziotti in assetto antisommossa;

la realizzazione dei menzionati sondaggi e carotaggi non è stata preceduta dalle prescritte assicurazioni circa l'ottenimento dell'autonomia gestionale da parte della Provincia, dello stesso commissariato, nonché della Regione Campania, quest'ultima competente nel merito;

non è stato preventivamente fornito alcun piano industriale, né un progetto definito a supporto dell'iniziativa;

appare perciò evidente che, nella realtà, le indagini geognostiche eseguite hanno la sola finalità di realizzare unicamente un sito da destinare a discarica, in alternativa a quello di Laurito. Peraltro, infatti, il commissario Vardé è stato nominato dal Presidente della Regione esclusivamente per la individuazione e la realizzazione di siti di discariche e non ha alcuna competenza relativa al riconoscimento dell'autonomia gestionale, né in merito ad altre tipologie impiantistiche diverse dalle discariche. Pertanto è verosimile immaginare che il sito, originariamente dimensionato per 40.000 tonnellate, possa successivamente essere incrementato fino a raggiungere i volumi di conferimento dell'intera provincia di Salerno;

l'area prescelta, in località Mazzavacche, contigua all'area Parco, rappresenta un'elevata valenza dal punto di vista naturalistico all'interno del comune di Vallo della Lucania, confina con i territori dei comuni di Salento, Moio della Civitella, Gioi Cilento e si trova su di un versante che declina verso il Torrente Fiumicello ove è presente la lontra, specie protetta;

in prossimità dello svincolo per raggiungere l'area, è ubicata la Clinica Cobellis e l'ex monastero italo greco della Badia di Santa Maria di Pattano (bene soggetto a vincoli storico-artistici);

giova evidenziare che la strada interpoderale per raggiungere l'area è lunga diversi chilometri, appare sconnessa con enormi pendenze e con ponti che non consentono il transito di mezzi pesanti, al punto da avere recentemente indotto la delocalizzazione di un'importante impresa di carpenteria metallica in altro Comune del Cilento;

dunque la sola predisposizione della viabilità occorrente a raggiungere per gli scopi ipotizzati il sito di Mazzavacche, sarebbe oltremodo dispendiosa e richiederebbe tempi piuttosto prolungati;

la realizzazione di impiantistica, così come proposta nel progetto del polo ecologico, per sua natura necessita di superfici opportunamente ricadenti in aree industriali, così come dimostrato da analoghi impianti esistenti nel territorio nazionale, e non certamente in zone agricole e/o a valenza naturalistica, quali la località Mazzavacche;

il recente piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Campania, pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Campania n 80 del 27 dicembre 2011 e approvato in data 16 gennaio 2012 dal Consiglio regionale, prevede espressamente il divieto di realizzazione di discariche e di altre tipologie impiantistiche legate ai rifiuti, in piena ottemperanza al disposto del vigente Codice dei beni culturali e del paesaggio che, tra le aree tutelate per legge (art. 142 decreto legislativo n. 42 del 2004) per lo specifico interesse paesaggistico, include anche i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; precisamente come nel caso in esame dell'area contigua di località Mazzavacche,

si chiede di conoscere se il Governo sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa e se ritenga di assumere iniziative di propria competenza tese ad evitare il programmato intervento, richiamando l'ineludibilità del rispetto della vigente normativa nazionale.