Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06210

Atto n. 4-06210

Pubblicato il 3 novembre 2011
Seduta n. 635

PEDICA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

l'ospedale San Giacomo, nota struttura sanitaria di eccellenza per la cura e la prevenzione, è stato chiuso pochi anni fa per responsabilità politiche e ancora oggi, nonostante le numerose protese dei cittadini, non è stato riaperto;

a fronte della suddetta chiusura si scopre oggi che Palazzo Chigi ha istituito una direzione generale chiamata "ufficio del medico competente", che assicura la sorveglianza sanitaria per i dipendenti;

risulta all'interrogante che il servizio sanitario presso Palazzo Chigi abbia sempre funzionato benissimo anche prima di tale istituzione, quando erano presenti un medico della Azienda sanitaria locale (ASL) e un infermiere;

considerato che a quanto risulta all'interrogante:

l'ufficio del medico competente di Palazzo Chigi attualmente - si sottolinea attualmente in quanto il numero del personale è in evoluzione - consta di un direttore generale medico e di otto dirigenti medici di seconda fascia, con un costo di circa 798.000 euro all'anno, e di nove infermieri (caegoria. A F1 ex 7° livello), con un costo di circa ?207.000 euro all'anno;

a tale personale vanno aggiunte sette persone, tre di categoria A e quattro B per un costo di circa 166.000 euro all'anno, nonché tre esperti (sempre medici), assunti a contratto con importi variabili: in totale quindi si contano ben 12 medici e 9 infermieri;

ai circa 1.171.000 euro spesi per il trattamento economico suddetto, va aggiunto il costo per le spese salariali variabili che ammontano a circa 250.000 euro, con una spesa totale per i trattamenti economici di tutto il personale di circa 1.421.000 euro all'anno;

a questa cifra non certo modesta devono poi essere aggiunte le spese di gestione di vario tipo (materiale sanitario, attrezzature mediche, farmaci, noleggio ambulanze, eccetera) e i costi dei numerosi locali adibiti a "ufficio del medico competente";

in proposito si sottolinea come anche nella scelta dei locali si sia di fronte ad una mala gestione, a parere dell'interrogante non giustificabile: il numero delle stanze adibite per il suddetto servizio sanitario sembra infatti eccessivo, visto che si tratta di quattro stanze al secondo piano di Palazzo Chigi, 14 al piano terra di via della Mercede (un'intera ala) nonché il seminterrato. Tra l'altro, secondo quanto riferito all'interrogante, è già stata richiesta la disponibilità non solo di altre stanze, ma addirittura la possibilità di occupare un'intera ala del secondo piano del palazzo;

considerato inoltre che:

pur essendo altamente difficile di fronte ad un'organizzazione di tale portata definire con precisione la spesa totale derivante dal cosiddetto "ufficio del medico competente", si può però ipotizzare che la stessa superi i 2.000.000 di euro all'anno;

è evidente come ci si trovi di fronte ad una spesa che l'Amministrazione avrebbe potuto facilmente evitare, dotandosi di un solo medico competente, nonché affidando le eventuali visite specialistiche necessarie ad una convenzione con strutture pubbliche (cosa che, comunque, in parte risulta accadere, nonostante la presenza "dell'ufficio del medico competente");

a parere dell'interrogante, è vergognoso che si scelga di chiudere un ospedale a discapito dei cittadini e, ex adverso, di istituire una direzione medica all'interno di Palazzo Chigi, a vantaggio di pochi privilegiati e a spese dei contribuenti;

la situazione appare all'interrogante ancora più grave, non solo poiché coinvolge il primario diritto alla salute dei cittadini, ma anche perché attualmente nella Regione Lazio si registra, da un lato, un forte deficit del sistema sanitario e una rilevante scarsità dei fondi a disposizione degli ospedali e, dall'altro, un costante aumento della domanda di assistenza sanitaria proveniente dai cittadini, costretti ad attendere tempi inaccettabili per l'erogazione delle dovute cure,

si chiede di sapere se e come il Governo, nell'ambito delle proprie competenze, intenda intervenire sulla vicenda richiamata in premessa, anche valutando la possibilità che sia ristabilita, per quanto riguarda il servizio sanitario di Palazzo Chigi, la situazione pregressa.