Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06127

Atto n. 4-06127

Pubblicato il 19 ottobre 2011
Seduta n. 628

FLERES - Ai Ministri della salute e della giustizia. -

Premesso che:

nella sera del 30 settembre 2011 a Messina, i Carabinieri di una delle stazioni della città, arrestano davanti ad un tabaccaio il cittadino rumeno Vizitiu Marcel di trent'anni, ubriaco ed in evidente stato di agitazione, per i reati di resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale;

dal verbale redatto dai carabinieri accorsi dopo la telefonata dei gestori della tabaccheria, si legge che con l'aiuto di altri colleghi e degli operatori del 118 essi riescono a fermare il Vizitiu, ubriaco ed in evidente stato di agitazione, ad ammanettarlo e assicurarlo ad una barella, ma il giovane rumeno, anche in parte bloccato, cerca di colpire con calci e testate gli agenti e cade rovinosamente a terra riportando così numerose fratture ed ematomi;

non si conosce se il signor Vizitiu, dopo la caduta, sia stato ricoverato nel locale Ospedale Piemonte o se sia stato portato prima in caserma;

nel referto redatto alle ore 20,56 dal dottor Calandra si legge che il signor Vizitiu Marcel versa in un grave stato di agitazione psicomotoria. Vengono constatati una ferita lacerocontusa alla arcata sopraciliare sinistra, un ematoma alla regione nasale, non visibili lesioni addominali né toraciche. Dallo stesso referto risulta che gli sia stata misurata la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca e che dopo la terapia di "contenzione del paziente ed alcolperidolo 1 F IM" è dimesso migliorato con prognosi di 30 giorni e inviato presso l'infermeria del carcere di Messina;

alle ore 1,00 del 1° ottobre 2011, il medico di guardia della casa circondariale di Messina redigeva un referto nel quale si annotava che Vizitiu viene portato ammanettato; lo stesso è in apparente stato d'incoscienza in quanto sedato farmacologicamente; vengono constatate una tumefazione bilaterale in sede zigomatica destra e sinistra, escoriazioni lineari in sede medio-frontale della lunghezza di circa 5 centimetri, una ferita lacero-contusa saturata con 3 punti in regione sopraciliare sinistra, una vasta tumefazione con ecchimosi a carico della regione nasale ed in particolare della sella che appare modicamente deviata a destra con lieve restringimento della coana di sinistra, tumefazioni escoriate alla regione labiale di sinistra con tracce di croste ematiche, tracce di croste ematiche CUE all'orecchio sinistro, iperemeia lieve diffusa in sede dorsale senza apprezzabili soluzioni di continuo, dolenza alla palpazione delle arcate costali senza attuale percezione di crepitii o scroscii, una ferita escoriata lineare regione sottopatellare ginocchio destro. Nello stesso referto si fa menzione di un contatto telefonico con il magistrato di turno, dottoressa Arena, alla quale, dopo aver fatto opportuna comunicazione al direttore della casa circondariale, si è rappresentata la grave difficoltà ad ospitare il detenuto sia per la condizione medica, sia per le lacune logistiche dell'Istituto. Dopo un'ampia discussione viene ordinato di accettare il detenuto e di provvedere al meglio alla sua gestione;

nel corso della mattinata del 1° ottobre i sanitari del carcere provvedevano ad inviarlo presso il Policlinico universitario di Messina, vista l'urgenza indifferibile, perché fosse sottoposto a radiografia al torace e ad esame neurochirurgico ed eventuale TAC di controllo;

il pronto soccorso, che qualifica il caso come "codice giallo", provvede a fare tutti gli accertamenti ed esegue la TAC al cranio, all'esito della quale lo dimette con una prognosi di 20 giorni asserendo che il paziente rifiutava il ricovero;

dall'esito della TAC al cranio è emerso che Vizitiu presentava una falda a densità ematica in sede parieto-occipitale sinistra avente spessore di 8 millimetri, due sfumature aeree a densità liquorale con associata atrofia delle circonvoluzioni celebrali attigue, frattura pluriframmentata delle ossa del naso e del setto nasale. Nel referto dell'esame del torace risulta la presenza di addensamento parenchimale in sede intercleido-ilare a destra e sospetto ispessimento dell'interstizio polmonare a carattere reticolo-micronodulare;

tuttavia Vizitiu veniva dimesso, perché avrebbe rifiutato il ricovero, ma la relativa scheda non è firmata né da lui (il ragazzo non parla e non capisce l'italiano) né da altri;

il giorno successivo, il 2 ottobre, alle ore 8,06, dal carcere si rilevava un peggioramento delle condizioni generali del paziente che appariva sonnolento e che riusciva ad urinare solo dopo il posizionamento di un catetere;

Vizitiu veniva nuovamente portato al Policlinico universitario di Messina per l'esecuzione di una nuova TAC e per la rivalutazione neochirurgica. Alle 8,18 con "codice verde" veniva nuovamente visitato e nuovamente dimesso perché non venivano documentate significative modificazioni rispetto al precedente quadro sanitario. Unico consiglio quello di sottoporlo ad una nuova visita, nelle strutture ambulatoriali, verosimilmente il centro clinico della casa circondariale, essendo noto il suo stato detentivo, da li a 48 ore;

alle 9,30 del 3 ottobre è stato fatto presente al giudice per le indagini preliminari, dal sanitario del carcere, che il detenuto non avrebbe potuto partecipare validamente all'udienza di convalida dell'arresto, perché sedato e quindi semicosciente;

alle ore 11,18 dopo un aggravamento del Vizitiu il Policlinico universitario di Messina, questa volta con "codice rosso", redige un referto in cui si dichiara che il paziente è giunto in ospedale cadavere,

si chiede di conoscere:

se i Ministri in indirizzo non intendano accertare se il cittadino rumeno Vizitiu Marcel sia deceduto a seguito delle ferite riportate in occasione del suo arresto e se egli sia stato curato adeguatamente nelle strutture sanitarie dove è stato ricoverato;

se non ritengano di dover attivare tutti gli accertamenti del caso per verificare che non ci siano state, da parte dei sanitari, delle responsabilità che hanno causato la morte del giovane Vizitiu;

se corrisponda al vero che il detenuto Vizitiu è stato allocato nella cella di sosta della casa circondariale di Messina, assistito da un altro detenuto che ha dichiarato che il carcere non lo voleva e faceva di tutto per rimandarlo in ospedale;

se non intendano attivarsi urgentemente affinché l'inchiesta venga svolta in modo regolare e nei tempi giusti.