Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-03954

Atto n. 4-03954

Pubblicato il 25 febbraio 2003
Seduta n. 340

MALABARBA. - Al Ministro degli affari esteri. -

Premesso che:

i figli di Tayseer Khaled Odeh, Nadia, Fabian e Murad Odeh, cittadini italiani, hanno denunciato l’illegalità dell’arresto del padre avvenuto il 16 febbraio scorso a Nablus da parte di un'unità speciale israeliana nonostante lo stesso goda dell'immunità diplomatica e le sue mansioni siano di carattere esclusivamente politico;

Tayseer Khaled è membro del comitato esecutivo dell'OLP e dirigente di primo piano del Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina (FDLP);

la violenta irruzione all'interno dell'edificio in cui si trovava Tayseer Khaled è avvevuta durante l'ennesima invasione israeliana della città di Nablus, città autonoma palestinese,e ha comportato, oltre all'arresto di due suoi collaboratori, l'uccisione di tre civili;

secondo testimoni l'arresto è avvenuto con i soliti modi umilianti dell'esercito israeliano, denudando, ammanettando e bendando i suoi collaboratori;

l'atto è da considerarsi una palese violazione degli accordi di Oslo siglati tra il governo israeliano e l'Autorità nazionale palestinese;

i figli italiani di Tayseer Khaled si trovano nella impossibilità di reperire notizie, ignorando inoltre quali siano le motivazioni che abbiano portato all'arresto del padre;

la preoccupazione dell’interrogante deriva anche dal fatto che sono note le gravi condizioni di detenzione e di violazione dei diritti umani all'interno delle carceri israeliane; inoltre Tayseer Khaled ha bisogno di assumere quotidianamente dei farmaci che non risultano in suo possesso,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga di intervenire urgentemente presso il governo israeliano, attraverso i rapporti diplomatici esistenti tra i due paesi, per assumere informazioni sulle condizioni di detenzione del signor Tayseer Khaled;

se non ritenga opportuno sollecitare il governo israeliano all’immediata scarcerazione del detenuto nel rispetto della immunità diplomtica di cui gode Tayseer Khaled tenuto conto anche delle precarie condizioni di salute in cui versa e del legittimo timore per la sua incolumità che i figli italiani stanno provando.